Il consigliere regionale del Pd Mirco Bagnari ha presentato una risoluzione affinché gli agricoltori possano presentare senza problemi le domande di contributo

Il consigliere regionale del Pd Mirco Bagnari dopo un’interrogazione presentata nelle scorse settimane alla giunta regionale ripropone, attraverso una Risoluzione che verrà discussa in Assemblea Legislativa, il tema dell’ottimizzazione degli strumenti digitali per consentire alle aziende agricole di presentare in tempo utile le domande di contribuzione diretta Agrea.

Bagnari infatti chiede di “attivarsi perché vengano risolti i problemi tecnologici e procedurali emersi affinché gli agricoltori possano presentare senza problemi le domande di contributo”. Poi punta il dito verso il Governo per chiedere “l’emanazione di un provvedimento nazionale che eviti sanzioni a carico di agricoltori per dichiarazioni “difformi”, effettuate in buona fede, sulla base di documentazioni i cui contenuti sono stati modificati e superati a seguito della introduzione di nuove tecnologie”.

Il tema è delicato e rischia di generare non poche incertezze ed errori. “Alcuni agricoltori, lamentano, anche a mezzo stampa, la discrepanza tra le misurazioni effettuate da AGREA e le reali dimensioni del proprio terreno – spiega Bagnari nella Risoluzione di cui è primo firmatario – Questa discrepanza si rileva, in particolare, nei terreni collinari a causa delle caratteristiche morfologiche del terreno e, in particolare, alla pendenza. Le misure effettuate dal sistema GIS sono proiettate sul piano, per cui sono possibili, considerati gli errori di misura dei vari strumenti utilizzati, delle differenze tra la reale dimensione dell’appezzamento e la sua fotointerpretazione da parte di AGREA. Queste difformità di superficie rilevate da AGREA sono oggetto di pesanti ripercussioni in quanto causano riduzioni, recuperi di contributi e sanzioni amministrative”.

“È quindi necessario uno specifico provvedimento riferito all’intero territorio nazionale affinchè si stabilisca di non applicare sanzioni economiche agli agricoltori   per dichiarazioni “difformi”, effettuate in buona fede, sulla base di documentazioni i cui contenuti sono stati modificati e superati a seguito della introduzione di nuove tecnologie e per arrivare a risolvere in via definitiva i problemi tecnologici e procedurali : gli agricoltori –    conclude Bagnari –  hanno il sacrosanto diritto di poter presentare senza problemi le domande di contributo.”