Risoluzione a prima firma Zappaterra (Capogruppo Pd): “Qualità e sostenibilità sulle nostre tavole: difendiamo produttori e consumatori italiani rispetto prodotti sintetici e crisi climatiche”

 

“Origine dei prodotti in etichetta, sostenibilità ambientale e ricerca in agricoltura: la Regione Emilia-Romagna, uno dei poli agroalimentari e zootecnici più importanti a livello globale, sia al fianco dei produttori e dei consumatori per una agricoltura di qualità”. È questo il messaggio che il Pd in Regione lancia attraverso una risoluzione a prima firma della Capogruppo, Marcella Zappaterra.

“Coldiretti, la principale organizzazione agricola a livello nazionale, con Campagna Amica e Filiera Italia, in questi giorni ha lanciato a livello nazionale una raccolta firme per promuovere la legge che vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia. Carne prodotta in laboratorio, pesce senza mari, laghi e fiumi, latte creato in provetta. – spiega Zappaterra – Condividiamo la proposta di Coldiretti e come Gruppo Pd promuoviamo più in generale il Piano di 5 punti a difesa dell’agricoltura italiana di Coldiretti”.

Tra questi l’istituzione del Ministero dell’Agroalimentare, con l’obiettivo di completare il Piano strategico nazionale, senza il quale per Coldiretti non sarà possibile far ripartire la nuova programmazione Ue dal 1° gennaio 2023, con una dotazione finanziaria di 35 miliardi di fondi europei da non perdere assolutamente. Lo strumento del PNRR per assicurare la sovranità alimentare, energetica e logistica italiana. Inoltre, un Piano invasi, considerata la siccità che viviamo non solo per lo stravolgimento del clima, ma soprattutto per la mancanza di programmazione nella gestione delle risorse idriche.

“Come Consigliere e Consiglieri Pd ci facciamo portavoce di queste sollecitazioni e chiediamo alla Giunta di sostenere la petizione della Coldiretti contro il cibo sintetico, anche secondo il principio di precauzione verso i consumatori. Non possiamo pensare che la produzione di alimenti che facciano progressivamente a meno della zootecnia, dell’agricoltura e degli agricoltori siano la strada da percorrere. – chiosa la consigliera democratica – Vogliamo preservare le produzioni agricole e zootecniche emiliano-romagnole che garantiscono qualità e benessere”.