La consigliera bolognese ha presentato una risoluzione perché sia previsto un fondo già dalla prossima legge di stabilità.
“L’aumento costante negli ultimi anni di bambini e ragazzi con disabilità unitamente all’emergenza Covid rendono sempre più complesso il ruolo delle autonomie locali nel cercare di garantire adeguate risposte a bisogni crescenti. Che aumentano sia per quantità, sia per complessità, avendo la pandemia colpito maggiormente le persone più vulnerabili e inasprito le disuguaglianze”. Ad affermarlo è la consigliera regionale Pd Marilena Pillati che ha depositato in Regione una risoluzione dedicata proprio al tema dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Pur essendo l’inclusione scolastica un impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica, la normativa nazionale e regionale attribuiscono una responsabilità specifica ai Comuni che devono farsi carico degli interventi diretti ad assicurare l’accesso e la frequenza al sistema scolastico di alunni e studenti con disabilità. Un impegno sostenuto dalle risorse dei singoli comuni, che inevitabilmente influenzano i livelli di erogazione dei servizi a supporto dell’inclusione. “È innegabile che anche nella nostra regione, dove c’è sempre stata una grande attenzione all’inclusione scolastica, rischiamo che si producano disomogeneità territoriali nelle risposte ai bisogni e frammentarietà nelle pratiche di inclusione, mettendo così in discussione l’effettiva universalità di un diritto” è la preoccupazione della consigliera dem bolognese.
“Con l’atto che ho presentato, insieme ad altri colleghi del Pd, sollecito un sostegno nazionale al sistema degli enti locali. Negli ultimi 5 anni il Governo ha garantito complessivamente 420 milioni di euro per un Fondo statale destinato all’inclusione scolastica dei ragazzi che frequentano le scuole superiori. Si tratta però di un sostegno che per essere efficace deve diventare strutturale e prevedere un ulteriore fondo dedicato all’inclusione in tutti gli altri ordini e gradi di scuola. L’auspicio, che mi auguro sia condiviso anche dai parlamentari emiliano-romagnoli – sottolinea in conclusione Pillati – è che già nella prossima Legge di Bilancio ci sia un segnale preciso in questa direzione”.