L’Assemblea legislativa ha approvato il bilancio 2016. Tra i provvedimenti di maggior incisività, il taglio dell’Irap alle Asp e al privato sociale, nessun aumento di tasse per cittadini ed imprese, grazie a una politica fatta di risparmi laddove c’erano margini di razionalizzazione. E poi l’introduzione del reddito di solidarietà per le persone in situazione di povertà, con un investimento importante da parte della Regione.

Sul tema investimenti, il bilancio mette a disposizione oltre mezzo miliardo di euro, dando seguito a quanto previsto nel Patto per il lavoro. Ciò vuol dire creare un volano per l’economia, attraverso l‘apertura di centinaia di cantieri grazie ai quali saranno realizzate scuole più accoglienti e sicure, ospedali più moderni e sarà possibile prestare ancora maggiore attenzione alla cura del territorio e della costa.

Per il sostegno all’export, che già oggi consente all’Emilia-Romagna di essere una delle locomotive economiche in campo nazionale, il bilancio mette a disposizione risorse importanti. La scelta è quella di sostenere chi viene ad investire qui, e la Regione Emilia-Romagna lo fa stanziando per l’attrattività dei nostri territori, dieci milioni di euro. Venticinque milioni di euro saranno resi disponibili, invece, per per internazionalizzazione delle imprese.

Rilevante anche il cofinanziamo dei fondi europei, grazie al quale la Regione potrà utilizzare a pieno, come ha sempre fatto, i fondi messi a disposizione dell’Europa. Si tratta di 52 milioni di euro di fondi regionali che consentono l’utilizzo di oltre trecento milioni di euro, che saranno messi a disposizione dei territori, delle imprese, delle università e dei centri di ricerca.

Infine, tra i tratti che caratterizzano il bilancio 2016, il raddoppio dei fondi per la cultura. Queste, in estrema sintesi, le chiavi di lettura del bilancio della Regione Emilia-Romagna, approvato nella serata del 21 dicembre con i voti della maggioranza che sostiene la Giunta.

Per il capogruppo PD in Regione Stefano Caliandro “i dati presentati da Unioncamere dicono che nel 2015 siamo tra le regioni che crescono di più, con un tasso più alto rispetto alla media italiana. Con questo bilancio diamo quindi una importante spinta a un’Emilia-Romagna che sta ripartendo. Ci concentriamo in particolare su 3 fronti: le persone al primo posto, sostegno al lavoro e rilancio delle infrastrutture e della cura del territorio. Il tutto senza aumentare le tasse e riducendo i costi di funzionamento dell’ente. Voglio ricordare in particolare l’avvio del reddito di solidarietà che rappresenta un segnale forte di attenzione agli ultimi, un segnale che credo possa caratterizzare il nostro mandato. Investiamo poi centinaia di milioni di euro per scuole nuove e più sicure, per la difesa del suolo, per la cura del dissesto idrogeologico e per la mobilità sostenibile. Infine il sostegno al lavoro – sottolinea Caliandro – che passa anche dalla scelta strategica di cofinanziare i fondi europei, un elemento fondamentale per ripartire visto che storicamente l’Italia è stata invece spesso incapace di spenderli”.

“L’approvazione del bilancio – conclude Caliandro – è frutto di un lavoro importante portato avanti da tutta l’Assemblea. Da parte sua il gruppo Pd ha dato un apporto concreto con un pacchetto di emendamenti che prevede: l’esenzione della tassa automobilistica per le auto ibride, l’aumento di 3 milioni al fondo per la montagna, la lotta al gioco d’azzardo (con il sostegno agli esercenti che dismettono le slot) e fondi per la sicurezza urbana”.

Per il Presidente Bonaccini si tratta di uno strumento che consente all’Emilia-Romagna di “essere sempre più una regione che compete con i territori più avanzati del mondo, senza lasciare indietro nessuno. Lo avevamo detto a inizio mandato – ha proseguito Bonaccini – vogliamo una regione che vuole continuare a competere, sempre più e sempre meglio, con i territori più avanzati dell’Europa e del mondo, che crei nuova e buona occupazione senza lasciare indietro nessuno, dove la sanità continui ad essere una delle migliori al mondo. Le scelte fatte in questo anno, con questo bilancio e con il programma di lavoro futuro, vogliono andare proprio in questa direzione”.

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