L’autismo, secondo recenti stime, interessa tra le 300mila e le 500mila persone in Italia, colpendo un bambino su 100. Fin dall’inizio degli anni 2000, la Regione Emilia Romagna ha avviato un percorso strutturato sul tema dell’autismo, che ha permesso l’emanazione del Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro Autistico (PRIA), recentemente rinnovato per il triennio 2016-18. A livello nazionale il Parlamento ha recentemente approvato due importanti provvedimenti di legge che riguardano l’autismo, ovvero la legge sull’autismo n.134 del 2015 e la legge n.112 del 2016 sul Dopo di Noi. lo schema di provvedimento contenente i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), previsto dalla Legge 134, inserisce la patologia nel capitolo delle psicosi: ciò ha sollevato notevoli perplessità da parte delle associazioni che si occupano di autismo, per il timore che possano venire meno i presupposti per una risposta integrata anche con gli aspetti sociali, educativi e di interdizione, e rischiando che con la maggiore età il soggetto esca dal circuito dell’assistenza specifica; inoltre al momento l’allegato finanziario ai LEA non contiene i 50 mln € con i quali il Ministro Lorenzin si era pubblicamente impegnata a finanziare per il 2016 la legge 134.

“Con una risoluzione presentata dal gruppo PD – spiega il consigliere PD Mirco Bagnari, primo firmatario dell’atto- impegniamo la Giunta, nel dare applicazione ai contenuti del PRIA 2016-2018, a dedicare particolare attenzione alla necessità di omogeneizzazione della qualità del servizio su tutto il territorio regionale, evitando disparità tra territorio e territorio, garantendo una adeguata dotazione di personale sia dal punto di vista numerico sia delle competenze e a continuare a mantenere un confronto continuo con operatori e associazioni di rappresentanza delle famiglie e delle persone con disturbo dello spettro autistico”.

“Chiediamo inoltre alla Giunta – continua Bagnari – di attivarsi presso il Governo affinché sia data piena attuazione, al dettato ed allo spirito delle leggi 134/15 e 112/16, prevedendo nei nuovi LEA una menzione esplicita delle prestazioni di diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato per l’autismo. Chiediamo inoltre che vengano velocemente stanziate le risorse necessarie per finanziare l’attuazione della Legge n.134, e che sia garantita un’assistenza uniforme sull’intero territorio nazionale, basata su un approccio multidisciplinare e personalizzato.”

“I recenti sviluppi della ricerca – conclude Bagnari – hanno individuato terapie efficaci che, nell’ambito di una diagnosi precoce ed un intervento medico multidisciplinare personalizzato, rendono possibili importanti progressi nei bambini affetti da tale sindrome, aiutandoli a sviluppare nuovi percorsi per acquisire varie abilità, e dando una prospettiva di vita migliore per gli adulti interessati da questo disturbo e per le loro famiglie”.