I consiglieri regionali Stefano Caliandro e Paolo Calvano sostengono una Risoluzione che ha avuto lo scopo di avviare il negoziato tra Regione e Governo
È stata votata in Assemblea Legislativa la Risoluzione per impegnare il Presidente ad instaurare un negoziato con il Governo per il riconoscimento alla Regione Emilia-Romagna di forme e condizioni particolari di autonomia, ai sensi dell’art. 116, comma III della Costituzione. A seguito della risoluzione adottata il 3 ottobre i presidenti del Consiglio Paolo Gentiloni e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini hanno siglato a Palazzo Chigi una Dichiarazione di intenti che formalizza l’avvio del percorso per il riconoscimento di una maggiore autonomia all’Emilia-Romagna: Governo e Regione al lavoro.
“Questa Assemblea è grata al presidente Bonaccini per l’avvio del percorso di richiesta di una maggiore autonomia che renderà più forte l’Emilia-Romagna, nel pieno rispetto del principio perequativo e solidaristico sancito dalla Costituzione e su cui si fonda l’unità nazionale. Si tratta di una proposta di buon senso attenta all’interesse della collettività, come da sempre siamo abituati a fare in Emilia-Romagna”. Con queste parole il presidente del Gruppo Pd Stefano Caliandro è intervenuto in Aula all’interno del dibattito sulla richiesta di maggiore autonomia regionale, attaccando direttamente la Lega Nord con un’argomentazione molto chiara “L’Emilia-Romagna ha deciso di non buttare via 14 milioni di euro come fa la Giunta veneta del presidente Zaia – ha affermato Caliandro – in un referendum che non è neppure previsto dalla procedura indicata dall’articolo 116 della Costituzione e che nulla aggiungerebbe al dibattito animato in queste settimane. Ricordo che quando ne ha avuto l’occasione, la Lega Nord non è riuscita a ottenere l’autonomia di Lombardia, Veneto e Piemonte nonostante il centrodestra fosse al governo nazionale oltre che regionale”. Dunque, insiste Caliandro, “meglio un federalismo responsabile di quello urlato, che non porta a risultati. E con maggiore autonomia, l’Emilia-Romagna potrà fare un grande salto di qualità”.
“L’Emilia-Romagna ha i conti in ordine e cresce più velocemente delle altre regioni d’Italia. Grazie a questi requisiti abbiamo perciò potuto avviare l’iter per chiedere al Governo maggiore autonomia – ha dichiarato in Assemblea Regionale il consigliere regionale Paolo Calvano – Un’autonomia, che ci può essere riconosciuta nel quadro dell’art. 116 della Costituzione, che chiediamo su alcuni temi specifici, quelli nei quali abbiamo dimostrato negli anni di essere particolarmente competenti e capaci oltre che quelli che riteniamo più vicini ai cittadini: salute, lavoro e formazione, impresa, ambiente e infrastrutture. Con il via libera del Consiglio regionale parte l’iter di confronto prima con il Governo e poi con il Parlamento per il quale servirebbe l’impegno di tutti”. “Dispiace e imbarazza quindi lo show della Lega. Nell’aula dell’Assemblea legislativa i consiglieri dimostrano di saper sventolare una bandiera, ma l’auspicio sarebbe che si sforzassero di più e che collaborassero per portare a casa un risultato che interessa tutta l’Emilia-Romagna, e che dovrebbe star loro a cuore visti i proclami autonomisti che spesso hanno fatto. L’auspicio pertanto è che ascoltino anche loro la richiesta che la Regione ha condiviso con gli enti locali e con il mondo economico-produttivo, sociale e accademico del territorio. Spero davvero che il senso di responsabilità verso quel mondo tanto ampio e che il più generale interesse dei cittadini emiliano-romagnoli abbiano la meglio sulle esigenze dettate dalla voglia di visibilità in vista di una campagna elettorale”.