Avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a “Itinerario Culturale europeo” e per il Marchio “del patrimonio Europeo”, sono gli obiettivi della risoluzione approvata ieri in Assemblea Legislativa regionale.
“I due marchi – spiega il Consigliere regionale Mirco Bagnari, firmatario della risoluzione – sono stati istituiti per fare emergere un patrimonio culturale europeo comune, promuovendo l’identità storico-culturale europea, il dialogo tra culture e il senso di appartenenza all’Unione. Le due denominazioni aprono anche nuove importanti opportunità nell’ambito del turismo, della memoria e dell’imprenditoria.”
“Con un emendamento – prosegue Bagnari – abbiamo evidenziato anche il ruolo strategico che in questo percorso di valorizzazione della Linea Gotica potrà avere la Regione nella definizione del Programma regionale per la montagna in corso di approvazione e durante la fase dibattito che verrà aperto per la programmazione dei Fondi Strutturali post 2020, sia in campo agricolo, sia in campo infrastrutturale ed economico.”
“I tempi sono ormai ampiamente maturi per un salto di qualità – puntualizza il consigliere PD – il patrimonio storico può diventare volano per la valorizzazione della ricchezza storico-culturale, pubblica e privata, materiale e immateriale. Se pensiamo al nostro territorio già in questo senso si sta lavorando con la proposta di costruzione di un percorso cicloturistico della memoria lungo il fiume Senio, che tra il 44′ e il 45′ fu testimone delle atrocità della guerra nazi-fascista, della lotta di liberazione promossa dai partigiani e dell’azione decisiva degli Alleati. Andando verso il mare, invece, non possiamo dimenticarci dei progetti di valorizzazione dei numerosi bunker della seconda guerra mondiale che si trovano nella fascia costiera tra Punta Marina e Cesenatico. Ma anche il Museo della battaglia del Senio di Alfonsine, il Centro di documentazione di Casola Valsenio, Ca’ Malanca e i tantissimi altri luoghi (anche privati: pensiamo, ad esempio, al patrimonio raccolto dai volontari della associazione R.A.F.) da mettere in rete, attraverso un progetto più ampio come quello che abbiamo proposto nella risoluzione.”