Fondi per abbattere le barriere architettoniche

<<Garantire piena autonomia e dignità delle persone disabili è un principio di civiltà fondamentale su cui si basano le politiche sociali della Regione Emilia-Romagna>>. A dirlo è il consigliere regionale Paolo Calvano a seguito dell’approvazione da parte della Giunta della ripartizione della prima parte dei 29 milioni di euro concessi dal precedente Governo, in tre anni, all’Emilia-Romagna.

 

<<Meno barriere architettoniche e più ascensori nelle case dell’Emilia-Romagna, ma anche porte più larghe e bagni più ampi – spiega Calvano -. La Regione vuole dare un aiuto concreto a chi rischia di vivere isolato, magari perché disabile o troppo anziano per fare le scale. Oltre 15 milioni di euro verranno destinati ai Comuni ed Unioni per finanziare, nel 2018, i lavori edilizi di abbattimento delle barriere architettoniche negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini>>.

 

La ripartizione dei contributi dal 2018 al 2020 su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini si suddivide in risorse derivate dal Fondo nazionale, che è stato rifinanziato dopo 14 anni di stop; e quelle stanziate annualmente dalla Regione attraverso lo specifico Fondo regionale, istituito nel 2014 proprio per supplire alla mancanza di contributi statali.

 

<<Grazie ai contributi ripartiranno le graduatorie, in modo da rispondere ai fabbisogni dei tanti cittadini disabili. A Ferrara arriveranno 937 mila euro dal Fondo nazionale e 133 mila dal Fondo regionale – prosegue il dem -. Tra le opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche domestiche, quindi in abitazioni o nelle parti comuni degli edifici di residenza, sono finanziabili: l’installazione di montascale, pedane elevatrici, ascensori; adattamento dei sevizi igienici; allargamento delle porte; predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli>>.