Il relatore della legge commenta la legge che recepisce le modificazioni e le innovazioni nazionali, puntando su trasparenza e semplificazione

“La nuova legge approvata sulla disciplina dei beni regionali – spiega il relatore della legge, il consigliere regionale Luca Sabattini – recepisce nella disciplina vigente, gli adeguamenti che sono suggeriti dalle modificazioni e dalle innovazioni sopravvenute negli scenari normativi nazionali. In questo quadro risulta modificato in maniera molto marcata per ciò che riguarda la disciplina delle alienazioni e delle acquisizioni dei beni immobili nonché di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico”.

“Questa legge non comporta nuovi e maggiori oneri a carico del Bilancio regionale, anzi ha lo scopo di snellire i processi burocratici e valorizzare il patrimonio della Regione – conclude Sabattini – La regione con queste norme potrà in maniera più semplice concedere o alienare beni disponibili non funzionali all’attività istituzionale, dando priorità agli enti locali, soggetti pubblici o a prevalente capitale pubblico, ad enti che operano senza finalità di lucro o ad organizzazioni ed associazioni che perseguono finalità di interesse collettivo. Inoltre stabilisce percorsi più semplici per le alienazioni di beni di piccola entità, razionalizzandone quindi la gestione complessiva. Vengono inoltre introdotti in legge anche maggiori specificità sulle forme di pubblicità e trasparenza”.

La Regione ha un proprio demanio e un proprio patrimonio, ai sensi dell´art.119 della Costituzione. Come si sa, la Regione gestisce il proprio demanio e patrimonio immobiliare, anche con acquisti e vendite di beni, per sopperire alle esigenze dei servizi. I beni immobili demaniali ed indisponibili sono destinati principalmente a finalità pubbliche, mentre quelli classificati disponibili hanno destinazioni d’uso varie e possono essere dati a terzi in locazione o comodato. I beni immobili di proprietà sono in parte direttamente utilizzati dalla Regione e da enti da essa dipendenti o ad essa funzionali, in parte sono dati in uso a soggetti pubblici o a prevalente capitale pubblico o ad enti che operano senza finalità di lucro, o ad organizzazioni ed associazioni che perseguono finalità di interesse collettivo. Per acquisire risorse finanziarie a sostegno di politiche strategiche regionali sono stati predisposti piani di valorizzazione e dismissione del patrimonio non strategico per fini istituzionali.