Risoluzione PD su lotta agli eco-reati ‘Si crei una polizia ambientale e agro alimentare’
“Approvata a maggioranza una risoluzione del Gruppo PD che chiede alla giunta di adoperarsi perché nella riorganizzazione delle funzioni di polizia si crei una polizia ambientale e agro alimentare”. A comunicarlo è il consigliere regionale PD Gianni Bessi, primo firmatario della risoluzione.
“Il patrimonio di biodiversità e di agro-biodiversità che l’Italia può vantare ci rende lo stato che in Europa possiede il maggior numero di prodotti certificati. I 243 nostri prodotti DOP, IGP e STG denotano la straordinaria ricchezza ambientale, naturalistica e produttiva del nostro Paese, che in quanto tale va tutelata anche per le ricadute economiche che essa può generare”.
“Le associazioni criminali di stampo mafioso – aggiunge Bessi – traggono notevoli profitti illeciti dai cosiddetti “eco-reati”, quali lo sfruttamento delle risorse ambientali e agro alimentari, il traffico dei rifiuti, etc, e solo una Forza di Polizia specializzata può sviluppare adeguate azioni di contrasto. Posizioni condivide anche dal Ministro delle Politiche agricole e forestali Martina, che ha affermato che occorre una nuova organizzazione che semplifichi le polizie provinciali, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari e alcuni Corpi regionali”.
“Attualmente è all’esame del Parlamento una proposta di legge che delega al Governo la riorganizzazione dell’amministrazione dello Stato, inclusa la razionalizzazione e il potenziamento dell’efficacia delle funzioni di polizia. Con la risoluzione – conclude Bessi – chiediamo alla Regione di agire in tutte le sedi più opportune perché sia garantita l’organizzazione di una polizia ambientale e agro alimentare che assuma unitariamente le necessarie funzioni e risorse, anche umane, connesse alla centrale attività di sicurezza ambientale e agro alimentare e del territorio. Chiediamo inoltre di adoperarsi perché siano rafforzate le funzioni di polizia ambientale e agroalimentare, anche valutando possibili forme di coordinamento con le funzioni di polizia già esistenti in altri corpi, così favorendo una reale innovazione istituzionale”.