Lo annunciano le Consigliere Palma Costi e Francesca Maletti firmatarie di una risoluzione che sollecitava questo riconoscimento. ‘Le persone che assistono volontariamente un familiare non autosufficiente acquisiscono competenze che ora possono essere spese sia per un percorso di formazione professionale che per l’inserimento lavorativo’

La Regione riconosce le competenze maturate dal Caregiver familiare, accogliendo quanto proposto in una risoluzione delle consigliere Palma Costi e Francesca Maletti. ‘E un riconoscimento – commentano Palma Costi e Francesca Maletti – che apre finalmente il riconoscimento delle competenze acquisite con il lavoro di cura, aprendo a nuove e qualificate opportunità di formazione ed occupazione, in un settore dove cresce fortemente la richiesta di assistenti familiari, soprattutto da parte delle famiglie.’

Per chi assiste volontariamente un familiare non autosufficiente, la Regione prevede infatti un’attestazione da parte della AUSL e/o del Comune così come nella partecipazione ad iniziative di formazione e aggiornamento. Questa formalizzazione delle competenze potrà essere spesa ai fini del riconoscimento di un credito formativo in accesso ad un percorso formativo per l’acquisizione di una delle qualifiche professionali di Operatore Socio Sanitario (OSS) e di Animatore Sociale. E anche nel caso si trovi in condizioni di fragilità e vulnerabilità, il caregiver familiare può essere incluso nei programmi di intervento integrati rivolti all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. ‘Si dà così attuazione alla legge regionale 2/2014 che è stata la prima legge nazionale sul tema e ora è presa a riferimento nazionale. Anche sui caregiver l’Emilia-Romagna fa scuola- concludono le Consigliere regionali.