L’idea di Villa Chiaviche come area in cui costruire il nuovo ospedale di Cesena è positiva. Si tratta di una posizione facilmente raggiungibile sia dai cittadini cesenati, sia da chi arriva da fuori città e il Comune ha ribadito l’intenzione di utilizzare un terreno di proprietà pubblica: entrambi sono aspetti importanti che qualificano la proposta – che ora dovrà seguire l’iter tecnico e il dibattito politico in Consiglio Comunale necessario – e che rispondono anche alle sollecitazioni emerse dai primi incontri del Comitato cittadino per il nuovo ospedale.
È fondamentale inoltre che si continui a puntare sul percorso di confronto, iniziato prima dell’estate con la costituzione del Comitato e che ora è in procinto di arricchirsi di una serie di nuovi appuntamenti nei quartieri con i cittadini e le associazioni, uscendo anche dai luoghi istituzionali e coinvolgendo le associazioni e i luoghi di aggregazione dei quartieri.
Vorrei aggiungere, come contributo al dibattito che si è aperto un città, che l’attenzione rispetto all’ospedale attuale e alla qualità dei servizi offerti continua ad essere alta e costante.
In questo senso è utile ricordare come la Regione solo nell’ultimo anno, nell’ambito del Piano regionale di investimenti per la sanità 2016, abbia stanziato 5.776.750 euro per Cesena. 600 mila euro sono destinati al rinnovamento tecnologico della rete hub&spoke dell’Area Vasta Romagna, altrettanti all’acquisizione di attrezzature tecnologiche, nello specifico un angiografo e un mammografo digitale, mentre 4 milioni e mezzo sono rivolti al miglioramento strutturale del Bufalini: in particolare all’ampliamento degli spazi dedicati al blocco operatorio centralizzato. Precedentemente, nel programma di ripartizione delle risorse tra aziende sanitarie ed enti del Sistema Sanitario Regionale, 2 milioni 350 mila euro sono stati destinati all’ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso.
Lia Montalti
Consigliera regionale PD Emilia-Romagna