Nell’anniversario del terremoto che ha colpito l’Emilia, il consigliere regionale del Pd Enrico Campedelli, fa un bilancio della ricostruzione
“Se rivolgo lo sguardo alla situazione nella quale ci trovavamo dopo le scosse del sisma del 2012, quando tutto ci sembrava irrimediabile, il mio pensiero corre in primo luogo alle vittime. A cinque anni di distanza, ciò che mi colpisce di più è il fatto che le nostre realtà oggi sono più forti e coese”. A dirlo è il consigliere regionale del Pd Enrico Campedelli, che all’epoca amministrava una tra le città colpite.
“Siamo all’ultimo miglio, e c’è ancora da fare, in particolare sul fronte della ricostruzione dei centri storici, dei palazzi pubblici e storico-artistici, delle Chiese e sul fronte delle imprese agricole – spiega Campedelli – però i dati ci dicono che tantissimo è stato fatto. Nove famiglie su dieci sono tornate nelle loro case mentre le altre, tutte inserite in un percorso di rientro, ricevono un sostegno economico dalla struttura commissariale, in attesa della conclusione dei lavori di ripristino della propria abitazione e nessuno vive più nei prefabbricati. Inoltre va sottolineato che è stata data risposta alle migliaia di imprese che hanno avuto il contributo e ora operano a pieno regime, a livelli superiori perfino a quelli precedenti il sisma”.
“Già nel pieno dell’emergenza, nelle settimane successive, avevamo puntato sulla continuità delle imprese e sulla continuità dell’attività delle scuole, perché si doveva ripristinare una situazione di normalità – ricorda Campedelli – e nella ricostruzione si è data una particolare attenzione alle scuole, per tenere aperto lo sguardo sul futuro. Sono state 417 le scuole ripristinate, 118 quelle costruite nuove, tutte in sicurezza sismica”.
“Non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo mettere ancora molta energia per risolvere le questioni aperte. Per il patrimonio pubblico e dei beni storico-architettonici, vista la complessità degli interventi, circa il 60% dei progetti presentati sono cantieri già avviati o di prossimo inizio, in linea con quanto programmato. Ora concentriamoci su questo passaggio”.
“Negli anni più difficili la nostra comunità ha dimostrato di essere solidale e coraggiosa – sottolinea Campedelli – ed ha saputo reagire di fronte ad una sfida complessa e inedita. Non è tempo di trionfalismi perché dei problemi da risolvere ce ne sono ancora, ma dobbiamo riconoscere il grande lavoro fatto tutti assieme, a partire dalla comunità emiliana, dal mondo del volontariato, del lavoro e dell’impresa. Infine è giusto ricordare anche la solidarietà e il sostegno che abbiamo ricevuto da altri, soprattutto ora che altre comunità e regioni sono in condizioni difficilissime a seguito del sisma del centro Italia. Anche a loro va il nostro pensiero in questa ricorrenza – conclude Campedelli – e il nostro aiuto concreto ”.