“Procedere all’accertamento dei motivi per cui nel 2008 sono stati liquidati 1,25 milioni di euro da parte di Atc all’Ati aggiudicataria dell’appalto del Civis, individuando cause, errori e responsabilità, estendendo la verifica all’insieme delle problematiche che hanno interessato l’iter della vicenda Civis”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è il consigliere regionale PD Giuseppe Paruolo.
Sottolinea Paruolo nell’atto: “Nella sentenza emessa dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti nel dicembre 2014 si evidenzia chiaramente che ‘la spesa per il progetto esecutivo (costi di progettazione di opere non realizzate, in relazione al primo stralcio funzionale del sistema Civis) non era a carico dell’amministrazione appaltante bensì dei concorrenti alla gara’, nei documenti allegati al procedimento risultano liquidati da Atc circa 1,25 milioni di euro nell’aprile 2008: è del tutto inspiegabile e ingiustificato che Atc abbia liquidato all’Ati aggiudicataria una spesa che era chiaramente posta a carico dei concorrenti alla gara d’appalto”.
“Le decisioni- rileva il consigliere- relative al Civis coinvolgono anche la Regione Emilia-Romagna: la ridefinizione dei progetti di Civis e metro-tranvia alla base del procedimento citato ad esempio era stata oggetto di un protocollo di intesa firmato anche dalla Regione nel novembre 2004. Atc spa è successivamente confluita in Tper spa, di cui la Regione Emilia-Romagna è socio di maggioranza relativa”. Conclude l’esponente Pd: “L’amministrazione pubblica non può limitarsi a delegare alla magistratura penale e contabile l’accertamento di errori e malfunzionamenti, la politica deve dimostrare ai cittadini di tutelare l’interesse pubblico”.