Il PD in Regione presenta una risoluzione che chiede di stringere i tempi sulla legge in discussione al Senato
Con le modifiche al codice Antimafia che sono attualmente in discussione al Senato, è previsto che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANSBC), si avvalga di nuove sedi.
“Quella principale si trova a Reggio Calabria, altre sono a Palermo, Napoli, Roma e Milano. – richiama il consigliere regionale PD Mirco Bagnari nel testo di una risoluzione depositata quest’oggi – Considerato il carico eccessivo di lavoro che ha segnato gli ultimi anni e per una maggiore razionalizzazione organizzativa dell’Agenzia, tra le sedi periferiche ipotizzate ce ne sarebbe anche una a Bologna”.
“La società civile dell’Emilia-Romagna, anche davanti a inchieste tristemente note, ha dimostrato di essere particolarmente sensibile al fenomeno della criminalità organizzata e mafiosa, reagendo con fermezza alle gravi manifestazioni che hanno investito alcuni territori della regione” sottolinea il consigliere regionale.
L’Assemblea Legislativa è intervenuta con alcune leggi finalizzate alla prevenzione della criminalità organizzata e mafiosa, in particolare con Testo Unico sulla legalità approvato l’autunno scorso. La Giunta promuove inoltre numerosi progetti, destinando significative risorse ai sistemi degli enti locali, degli enti pubblici, dell’Istruzione, dell’Università, dell’Associazionismo del territorio.
“Nell’ambito delle politiche regionali di promozione della legalità e di contrasto alla presenza mafiosa, il recupero dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e destinati ai comuni per finalità sociali è sicuramente tra quelli prioritari. Tuttavia – spiega Bagnari – a causa dell’assenza di sistematicità del flusso informativo sui beni in questione, la Regione incontra difficoltà a programmare in modo adeguato gli interventi e le risorse finanziarie per il recupero di questi beni.
“Sollecitiamo quindi il Parlamento a giungere in tempi celeri all’approvazione del testo di riforma del codice Antimafia. È altrettanto importante lavorare perché si possa concretizzare l’ipotesi di apertura di una sede distaccata dell’Agenzia in Emilia-Romagna. Ciò – conclude Bagnari – costituirebbe un ulteriore tassello al contrasto della presenza mafiosa nella nostra regione. Inoltre faciliterebbe una più efficace gestione e riutilizzo in funzione sociale dei patrimoni sottratti alla criminalità organizzata”.