Roberta Mori: “Approvata con urgenza, e all’unanimità, la Risoluzione Tecno. Ora Assemblea e Giunta della Regione Emilia-Romagna sono unite nell’impegno di ottenere un Tavolo ministeriale di salvaguardia”
«Abbiamo forzato i tempi e portato all’approvazione già oggi -all’unanimità- in Commissione Politiche economiche la Risoluzione che impegna Giunta, Assemblea e i anche Parlamentari dell’Emilia-Romagna a dare un futuro ai lavoratori e alle lavoratrici della Tecno srl di Gualtieri, attivando gli strumenti statali di salvaguardia.»
Lo annuncia la prima firmataria dell’atto di indirizzo, la consigliera reggiana del PD Roberta Mori, che ha presentato i contenuti in Commissione.
La consigliera ha ripercorso le ultime tappe di una crisi «che mette in crisi un intero territorio», non solo la storica azienda produttrice di elettrodomestici da cucina: il progressivo fermo delle attività e le forniture inevase, la difficile trattativa tra le parti anche di origine straniera, l’attivazione del tavolo regionale di salvaguardia occupazionale per i 300 lavoratori e lavoratrici, il sollecito alla dirigenza aziendale a definire in tempi rapidi un piano di investimento con una ricapitalizzazione di almeno 5 milioni di euro, sino all’impegno di recente assunto dai soci ancora in parte proprietari di Tecno di sbloccare la compravendita attraverso una proposta scritta e circostanziata.
Importante anche l’avvio del programma di cassa integrazione straordinaria, in sostituzione dell’attuale contratto di solidarietà e la possibilità di prolungare oltre agosto di ulteriori 6 mesi la durata della CIGS per accompagnare il passaggio di proprietà. Anche perché la situazione resta in stallo.
«Ciò che motiva l’urgenza e l’approvazione odierna – ha spiegato Mori – è proprio l’incertezza dei tempi e delle modalità di un passaggio di proprietà che coinvolge imprenditori di paesi esteri e che, proprio per questo, necessita di un’attivazione diretta del Ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro.»
Nei prossimi giorni l’Assessorato regionale Attività produttive riconvocherà il Comune, i Sindacati e i rappresentanti dell’Azienda per verificare lo stato degli impegni sin qui concordati. «Si fanno però sempre più concreti i rischi riguardanti l’effettiva volontà di investire in territorio reggiano da parte dei potenziali acquirenti stranieri – sottolinea la Consigliera – e solo un Tavolo di salvaguardia nazionale adeguato ad affrontare tutti gli aspetti, occupazionali, finanziari e di proprietà dell’azienda, può evitare potenziali comportamenti speculativi e invece far rispettare il principio di responsabilità sociale d’impresa.»
Da qui la richiesta, rivolta anche ai Parlamentari eletti in Emilia-Romagna, di portare la vertenza Tecno nelle sedi di coordinamento nazionale e al Ministero dello Sviluppo e Lavoro, affinché metta in campo ulteriori strumenti statali di pressione e controllo.
La Risoluzione è sottoscritta anche dai consiglieri reggiani Ottavia Soncini e Fabrizio Benati, Silvia Prodi e Yuri Torri.