La riorganizzazione del servizio di consegna della corrispondenza che Poste Italiane Spa ha avviato in via sperimentale in numerosi Comuni dell’Emilia-Romagna arriva anche all’attenzione dell’Assemblea Legislativa regionale.
“Ho depositato, insieme ad altri colleghi del Partito Democratico, un’interrogazione alla Giunta per fare chiarezza sulle nuove modalità di consegna ‘a scacchiera’ che a Cesena è stata avviata da inizio febbraio e di cui si è avuta notizia soltanto dopo le segnalazioni degli abbonati a un periodico.” Spiega la Consigliera Lia Montalti, prima firmataria del documento.
“L’Assessore Emma Petitti ha annunciato di avere già provveduto, insieme ad ANCI, a convocare Poste Italiane per approfondire le modalità organizzative che l’azienda intenderebbe perseguire e fare il punto sui territori che dovrebbero realmente essere interessati alla riorganizzazione, chiarendo i fattori oggettivi alla base di quelle scelte. – riporta Montalti, che aggiunge – È indubbio, infatti, che Poste Italiane abbia agito con l’autorizzazione di Agcom e sulla base di parametri di legge stabiliti a livello nazionale, ma a livello locale si è riscontrato un forte deficit di comunicazione e condivisione delle strategie sia con gli enti locali, sia con gli utenti. Inoltre, laddove emergano criticità nell’applicazione del provvedimento, la stessa Agcom apre alla possibilità che il recapito della corrispondenza a giorni alterni sia rivisto”.
“Chiediamo un occhio di riguardo per i territori e per le realtà più periferiche e confidiamo in questo sull’appoggio della Regione Emilia-Romagna, come già era accaduto nel 2015 quando la chiusura di molti uffici postali decentrati venne scongiurata – conclude la Consigliera democratica – anche in quell’occasione, va ricordato, dopo che l’azienda aveva preso decisioni unilaterali senza confronto con le realtà locali”.