Procedono a pieno ritmo in Regione Emilia Romagna, i lavori della commissione di ricerca e studio sulle cooperative spurie. Il presidente Luca Sabattini ha dettato il calendario dei lavori e sono previste sette audizioni fino alla fine di luglio. 

«Sono cominciate le audizioni della commissione di studio sulla cooperazione falsa con Unioncamere e Ervet. Grazie a questi importanti contributi abbiamo analizzato la quantità e la tipologia di dati a disposizione delle rispettive banche dati, evidenziando come aggregando alcuni elementi si possono rilevare soggetti con comportamenti fortemente anomali – spiega Sabattini –, ad esempio dalla durata della cooperativa alla crescita repentina del personale. Le integrazioni di dati da vari soggetti è una delle direttrici del nostro lavoro al fine di individuare quegli indicatori attraverso cui far emergere le coop fittizie».

In Emilia-Romagna sono 5.065 le cooperative che risultano attive nel 2017, di cui il 45% non associata a nessuna centrale cooperativa percentuale che tocca il 58% se ci si concentrata nei settore manifatturiero, servizi alle imprese e logistica. Questi sono i primi dati, ricavati dalle analisi di Unioncamere ed Ervet, su cui la commissione di ricerca e studio sulle cooperative spurie ha iniziato a lavorare per cercare di mettere individuare come possono essere utilizzati i dati già in possesso per individuare elementi distorsivi.

Sarà sicuramente necessario andare oltre, non dobbiamo fermarci solo al dato numerico ma dobbiamo capire cosa si nasconde dietro a questo fenomeno. Anche per questo coinvolgeremo, durante le audizioni in commissione tutti i soggetti che a vario titolo possono portare un contributo al nostro oggetto di approfondimento come i soggetti di rappresentanza economica e sociale altre a soggetti istituzionali interessati.