L’Assemblea legislativa dà il via libera agli indirizzi 2016-2018. Approvato un odg a sostegno di chi opera in scambi culturali, sociali e commerciali. Prodi: “Sia fatta verità sul caso Regeni”.
Lotta alla fame, sicurezza alimentare, salute, educazione, crescita economica sostenibile e lavoro, uguaglianza di genere, lotta al cambiamento climatico. Sono gli obiettivi con cui la Regione Emilia Romagna si allinea all’Agenda Onu 2030 per il triennio 2016-2018 in tema di cooperazione e solidarietà internazionale, contenuti nel documento programmatico approvato mercoledì 26 ottobre dall’Assemblea legislativa. Favorevoli PD e Sel, astenuti Lega nord e M5s, contrari Fi e Fdi.
«La Regione Emilia-Romagna – si legge nel documento programmatico – intende promuovere e accompagnare la diffusione dei principi e dei nuovi approcci universali allo sviluppo sanciti dall’Agenda Onu 2030». Nel documento d’indirizzo programmatico approvato si precisa inoltre che l’impegno delle politiche regionali nel 2016/18 sarà «orientato al rafforzamento della cultura dei diritti e della pace come promotori di riconciliazione, ricomposizione e sviluppo, senza dimenticare il sostegno alle iniziative di valorizzazione della memoria e della storia della Regione Emilia-Romagna».
L’Aula ha anche approvato un ordine del giorno di PD-Sel-Altra ER, prima firmataria la consigliera regionale PD Silvia Prodi, con cui si impegna la Giunta regionale a garantire personale e fondi adeguati al proseguimento degli obiettivi tracciati e ove possibile, a impegnarsi presso il governo a reperire ulteriori risorse economiche. «In questo ordine del giorno – spiega la consigliera democratica – ho ritenuto essenziale un richiamo al ruolo che l’Italia avrà nello scenario internazionale nel 2017 come membro non permanente nel consiglio di sicurezza dell’ONU. Da questo seggio di grandissimo rilievo chiediamo che si promuova pieno riconoscimento dei diritti umani e delle convenzioni e risoluzioni in materia, anche a tutela di chi opera in scambi culturali, sociali e commerciali. Chiediamo inoltre anche la ricerca della verità per Giulio Regeni: è un atto necessario e dovuto, davanti a questo brutale e feroce assassinio su cui troppa omertà e troppe ombre incombono.
La cooperazione internazionale della nostra Regione è un esempio di eccellenza nell’uso delle risorse – conclude Silvia Prodi – A fronte di un budget relativamente esiguo gli interventi compiuti sono molteplici e assicurano continuità operativa e relazionale a popolazioni in condizioni di oggettivo disagio, progettando e diffondendo inoltre azioni di cooperazione istituzionale, assistenza, sensibilizzazione alla pace e al rispetto dei diritti umani. Il recepimento degli obiettivi e della filosofia dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta un importante elemento di novità, in particolare l’idea di cooperazione non più come azione univoca top-down, ma come partenariato congiunto tra paesi per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile collettivi, con assunzioni di responsabilità condivise».
Oltre a Silvia Prodi, hanno firmato l’ordine del giorno i consiglieri PD Stefano Caliandro, Giuseppe Paruolo, Lia Montalti, Barbara Lori, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Mirco Bagnari, Giorgio Pruccoli, Francesca Marchetti, Roberta Mori, Giuseppe Boschini, Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari, Roberto Poli, Massimo Iotti, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Ottavia Soncini, Paolo Zoffoli, Katia Tarasconi, Valentina Ravaioli, Enrico Campedelli, Gianni Bessi, Antonio Mumolo, Paolo Calvano, i consiglieri di Sel Yuri Torri e Igor Taruffi e di AltraEr Piergiovanni Alleva.