“I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta al centro della nuova organizzazione territoriale per la presa in carico dei pazienti e dei loro familiari”. La rassicurazioni dell’Assessorato alla salute in risposta all’interrogazione delle consigliere Palma Costi e Francesca Maletti. La Regione sta lavorando alla sottoscrizione di un verbale di intesa con i rappresentanti dei medici
“La Regione sta lavorando alla sottoscrizione di un verbale di intesa con i rappresentanti maggiormente rappresentativi per la medicina generale al fine di porre in essere misure urgenti che fungano da linee di indirizzo per le Aziende sanitarie per promuovere una maggiore uniformità sui territori e condizioni lavorative migliori. Storicamente il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta è sempre stato fondamentale nella sanità regionale, anche nelle case della salute. Si ricorda che i primi atti regionali per la realizzazione delle Case della Salute sono del 2010, e ad oggi l’Emilia Romagna ha il maggior numero di Case della Salute realizzate dove operano le medicine di gruppo. Pertanto le Ausl stanno lavorando affinché i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta siano coinvolti nella costruzione del nuovo modello assistenziale territoriale e delle Case di Comunità”.
È quanto affermato dall’Assessorato alla Salute della regione Emilia-Romagna rispondendo ad un’interrogazione delle Consigliere regionali Palma Costi e Francesca Maletti che avevano interpellato l’esecutivo regionale per chiedere “come le Ausl intendano coinvolgere i medici di medicina generale e le loro rappresentanze nella costruzione del nuovo modello assistenziale territoriale e delle Case di Comunità a livello regionale, aziendale e di singolo distretto”.
“Importante la rassicurazione dell’Assessore perché le Case di Comunità e la presa in carico dei paziente e l’appropriatezza della cura potranno avere il punto di forza proprio nella costruzione ‘anche dal basso’ di modelli assistenziali in ogni distretto sociale sanitario – Questo il pensiero della Consigliere che avevano sottolineato come nell’ottica di una sanità come quella delineata dal PNRR che riporta al centro la medicina del territorio e la domiciliarità con la presa in carico dei pazienti, diventi fondamentale capire quale coinvolgimento la Regione e le ASL intendano attivare con questi professionisti”.
“Auspichiamo – sottolineano le Consigliere Costi e Maletti – che il ruolo attivo della Regione possa portare ad un nuovo accordo che potenzi e riorganizzi la medicina territoriale per dare risposte puntuali e ‘di presa in carico per rispondere alle esigenze di cura dei cittadini”.