La Consigliera regionale ha presentato una risoluzione in Regione. ‘Da Presidente dell’Assemblea legislativa stimolai la proposta di legge, ora bisogna dare attuazione al riconoscimento dei diritti con percorsi ed azioni specifiche’
La figura del caregiver familiare, definita da una legge della Regione Emilia-Romagna come la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza, ha bisogno di trovare sostegno attraverso politiche pubbliche. Per questo motivo la Consigliera Regionale Palma Costi ha depositato una risoluzione in cui mette nero su bianco l’ agenda di attuazione per migliorare le politiche a sostegno di questa figura preziosa per un welfare a misura di persona. La risoluzione è stata sottoscritta, tra gli altri, anche dalla consigliera Francesca Maletti vicePresidente della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali, dal Consigliere Luca Sabattini nonché dalla Capogruppo Pd in consiglio regionale Marcella Zappaterra.
“La legge regionale ha dato vita a preziose iniziative sui territori – spiega la Consigliera Palma Costi – ma ora si deve evitare soprattutto evitare la frammentazione delle risposte del sistema sociosanitario prevedendo, sin dal prossimo bilancio regionale l’integrazione delle politiche regionali che fanno perno sui Caregiver, un’unica cabina di regia e adeguati finanziamenti pluriennali”.
Non solo. Nel documento si chiede ad esempio di ‘completare l’attuazione della legge regionale n. 2 del 2014, con agevolazioni in tema di assicurazioni a tutela dei Caregiver e sul piano della formazione e del mercato del lavoro attivando il riconoscimento delle competenze a sostegno alla inclusione lavorativa, oltre a formare gli operatori alla conoscenza e utilizzo degli strumenti/procedure regionali e degli interventi attivi o in attivazione sui territori. Inoltre si sollecita ‘un percorso di definizione del nuovo PSSR che coinvolga istituzioni ed associazioni al fine di integrare competenze/ruoli del caregiving formale e informale per costruire una nuova domiciliarità; ‘si sollecita l’attivazione di un portale regionale Caregiver come strumento interattivo, sportelli di primo contatto, attivando anche riferimenti negli ospedali e negli ospedali di comunità’.
“Quello dei caregiver – sostiene la Consigliera regionale modenese – è un argomento a me molto caro. C’è la necessità di alleviare le fatiche di chi accudisce un familiare non autosufficiente, molti caregiver sono infatti donne che sommano questo al lavoro di cura tradizionale e il Covid non ha certo migliorato la situazione. Già da Presidente dell’Assemblea Legislativa avevo portato avanti, insieme alle colleghe del Gruppo Pd, la prima Legge in Italia per il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare, che ha aperto la strada al Disegno di Legge nazionale in discussione ora al Parlamento. E’ stato l’avvio di un percorso, che mi vede impegnata a tutt’oggi per il riconoscimento normativo di nuovi diritti e per far uscire dall’invisibilità la figura dei familiari che si prendono cura di un proprio caro che necessita di assistenza a lungo termine”.