Costa e Mori: “Già depositata una interrogazione. Mezzi, strade e coltivazioni sono stati colpiti in modo terribile”

 

Chicchi di grandine grandi come il palmo di una mano, raffiche violente di vento e temporali sono stati i protagonisti di un terribile pomeriggio. “Quello che si è abbattuto lungo la via Emilia lunedì 26 luglio è stato molto di più di un normale fenomeno temporalesco estivo. I danni, oltre alla paura di chi in particolare si trovava lungo strade o al lavoro nei campi, sono stati grandi ma ancora non è stato possibile stimarli con precisione” richiamano i consiglieri regionali Pd Andrea Costa e Roberta Mori.

I democratici di Reggio annunciano “Già oggi abbiamo presentato una interrogazione in Regione per chiedere innanzitutto di fare una rapida e puntuale ricognizione delle conseguenze del fenomeno che si è abbattuto sull’Emilia-Romagna e di chiedere al Governo, visto che pare che ce ne siano gli estremi, lo stato di emergenza nazionale”.

Nel Reggiano si registrano diversi danni, con anche persone ferite, soprattutto nella Bassa, a Luzzara, Guastalla, Gualtieri, Reggiolo, Luzzara, Novellara, Campagnola, Fabbrico, Rolo. Anche nel comprensorio ceramico la grandine, a grandi chicchi, è caduta copiosa da Castellarano a Campagnola Emilia provocando lesioni a mezzi e coltivazioni. “In generale, si registrano danni alla viabilità, alle auto, rami caduti in strada e qualche allagamento. Deterioramenti rilevanti infine alle coltivazioni stagionali, ai vigneti e alle serre in tutto il territorio” richiamano i consiglieri che, per farvi fronte, si sono rivolti alla Regione.

“Per far fronte alle principali e immediate necessità connesse a questo evento, aspettando l’auspicata deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, reputiamo che sarebbe opportuno un primo stanziamento regionale di fondi” spiegano Costa e Mori.