Francesca Marchetti: “garantire il diritto allo studio dei giovani è la leva per lo sviluppo delle nostre comunità. L’ascensore sociale in Italia deve essere rappresentato dall’istruzione”
“La nostra sfida è quella di garantire un progetto di rilancio e sviluppo per i nostri ragazzi e ragazze. Il diritto allo studio, infatti rappresenta un ascensore sociale e una grande opportunità per i giovani e per le comunità emiliano-romagnole”. A dirlo è la Presidente della Commissione Scuola Francesca Marchetti, commentando l’approvazione degli indirizzi regionali dedicati al diritto allo studio per il triennio 2022-2024 che hanno avuto il via libera oggi in Assemblea legislativa. “La Regione si impegna a garantire parità di trattamento e uniformità nei criteri di concessione dei benefici, ampliare la platea dei beneficiari e la gamma degli interventi, promuovere la semplificazione e la riduzione dei tempi dei procedimenti e degli oneri a carico delle famiglie. Il tutto integrando le risorse regionali e nazionali. – prosegue – Non solo: l’impegno è di consolidare sia l’importo delle borse di studio destinate agli studenti in condizioni economiche disagiate che frequentano i primi due anni delle scuole superiori o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), sia l’importo del contributo per i libri di testo. Un obiettivo strategico per fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi che investe in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura”.
L’ammontare complessivo delle risorse stanziate è cresciuto di oltre il 70%, passando dai quasi 17 milioni di euro del triennio 2016-2018 ai quasi 29 milioni del triennio 2019-2021. Inoltre, la Regione ha garantito più di due milioni di euro l’anno per sostenere il trasporto scolastico. Cifre che sintetizzano l’impegno della Regione Emilia-Romagna a garantire il 100% a tutti gli aventi diritto.
“I diritti delle persone e soprattutto delle nuove generazioni sono la leva dello sviluppo di una comunità. – aggiunge Marchetti – Il diritto allo studio è fondamentale perché la nostra società regionale possa avere giovani qualificati, questa deve essere la scommessa dei prossimi anni affinché anche il nostro sistema sociale e produttivo sia competitivo. Per questo l’impegno nei confronti del diritto allo studio rappresenta un’azione prioritaria e collettiva, centrale nelle politiche della Regione Emilia-Romagna. Questi indirizzi regionali sono importanti non solo per programmare risorse ma per offrire pari opportunità ai nostri giovani e dare loro un’istruzione che garantisca un futuro della nostra regione. In Emilia-Romagna abbiamo lavorato per assicurare un’offerta plurale capace di rispondere alle attitudini dei giovani, per ampliare la platea dei beneficiari del diritto allo studio e proprio per assicurare a tutti gli alunni un’educazione di qualità, sostenere le famiglie e rispondere alle esigenze di tutti. Nell’anno scolastico 2020/21 il valore delle borse di studio è stato pari a 183 euro per il biennio e 224 per il triennio, integrato con un ulteriore 25% per gli studenti disabili e per quelli meritevoli”.
Negli anni 2019-2021 sono stati 45mila i beneficiari di borse di studio, 117mila gli assegnatari di contributi per i libri di testo. Oltre 22 milioni di euro, solo in questo anno scolastico, sono destinati per gli abbonamenti gratuiti agli studenti, questo permette alle famiglie un risparmio tra i 200 e i 600 euro.
“Numeri importanti che dimostrano gli impegni presi da questa Regione per le nostre comunità, anche all’interno del Patto per il lavoro e per il clima. – conclude Marchetti – Il diritto allo studio rappresenta davvero la chiave di sviluppo per i nostri ragazzi, per accompagnarli con nuove opportunità in grado di proporre una scuola di qualità sempre più inclusiva, aperta, innovativa e capace di far crescere il futuro dei nostri territori”.