Mumolo: “Attesa da anni, aiuterà piccole e medie realtà” Passa anche l’emendamento anti-sfruttamento dipendenti del consigliere dem

Promuovere e sostenere economicamente la filiera editoriale e i suoi operatori. È l’obiettivo principale del progetto di legge d’iniziativa della Giunta (“Interventi per la promozione e il sostegno dell’editoria del libro. Modifiche alle leggi regionali n. 18 del 2000 e n. 7 del 2020”), discusso e approvato in Assemblea legislativa. A presentarlo, il relatore di maggioranza Antonio Mumolo, consigliere regionale del Pd, che ha fortemente voluto introdurre un emendamento al testo della legge che stabilisce che i contributi all’intera filiera editoriale “non possono essere concessi ai richiedenti se non rispettano le condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale dipendente”. “Visti gli scandali in altri regioni – spiega Mumolo – abbiamo voluto garantire che la Regione Emilia-Romagna non darà un centesimo a case editrici che non rispettano i diritti dei lavoratori”.

“C’è molta soddisfazione – spiega Mumolo commentando il testo della legge – per un intervento che rappresenta un ulteriore tassello del Patto per il lavoro e per il clima. La legge, attesa da anni dal mondo dell’editoria, è frutto di un percorso ampiamente partecipato, avviato nel dicembre 2020 e che ha coinvolto associazioni di editori e operatori del settore”. “Gli obiettivi principali che la legge si prefigge di raggiungere – approfondisce il consigliere dem – sono quelli di favorire la crescita e lo sviluppo del settore editoriale, incentivando anche la formazione e l’occupazione”. “Il testo – prosegue – mira poi a sostenere gli investimenti sull’innovazione e l’internazionalizzazione dell’editoria regionale del libro, anche mediante la partecipazione a manifestazioni fieristiche di settore che, in genere, risultano inaccessibili per le piccole realtà editoriali a causa dei costi da affrontare”. “In particolare – conclude Mumolo – sarà data una speciale attenzione alle piccole e medie imprese del settore editoriale che, spesso, attraversano momenti di forte difficoltà”.

Mumolo ha presentato anche un ordine del giorno collegato alla legge con il quale “si impegna la Giunta regionale a predisporre un progetto di legge”, che “promuova la diffusione del libro e della lettura, quale strumento capace di concorrere alla crescita delle persone e delle comunità” e di “favorire l’alfabetizzazione”. Un pdl che si legherebbe anche alla realizzazione di un futuro “Patto regionale per la lettura” che unisca i vari stakeholder in un’unica vasta alleanza e di un Piano regionale d’azione per la promozione della lettura, per individuare le priorità e le strategie dell’azione regionale nel settore.

Un altro odg legato alla legge è stato presentato dal consigliere dem Andrea Costa, per impegnare la Giunta regionale ad “istituire un Osservatorio Regionale della cultura e della creatività, con un’apposita sezione dedicata agli interventi della Regione nel settore dell’editoria del libro, che promuovono e rafforzano l’innovazione e lo sviluppo della sua filiera creativa, produttiva, distributiva e di promozione, nonché la sua internazionalizzazione”.