Caliandro: “Inaccettabile il comportamento speculatorio delle minoranze. Lega e 5 Stelle silenti sui tagli che il Governo ha fatto sulla lotta al dissesto idrogeologico”

Una risoluzione importante quella presentata oggi dal Partito Democratico in conclusione alla prima parte del dibattito sull’esondazione del fiume Reno nel territorio bolognese lo scorso 2 febbraio.

Rigettando ogni tentativo di speculazione messo in atto da quelle parti politiche che in Regione Emilia Romagna sono minoranza ma che a livello nazionale rappresentano quel famigerato “Governo del Cambiamento” che non si è fatto scrupoli nel tagliare i fondi creati dai Governi Renzi e Gentiloni per combattere il dissesto idrogeologico, il Capogruppo Stefano Caliandro e tutto il PD hanno presentato un documento particolarmente circostanziato che ha ricostruito in maniera minuziosa gli eventi.

<<I danni registrati nell’area Nord dell’area metropolitana bologneseafferma il Capogruppo PD Stefano Caliandrounitamente ai problemi registrati a Casalecchio di Reno e nel quartiere Borgo Panigale di Bologna, sarebbero potuti essere ancora più devastanti se non vi fosse stata una pronta risposta del sistema di emergenza regionale che in pochissime ore, insieme alle forze di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Esercito, ha fatto confluire sui luoghi del bisogno un ingente numero di mezzi ed oltre 250 volontari suddivisi in 68 squadre.>>

A fronte di una prima conta di 22 milioni di danni registrati e all’immediata richiesta della Regione al Governo per lo stato di emergenza nazionale, passaggio fondamentale affinché il Consiglio dei Ministri voglia stanziare nel più breve tempo possibile i fondi necessari per ripristinare le zone colpite dai fenomeni di maltempo che hanno colpito il territorio regionale, la risoluzione impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo per la messa a disposizione delle risorse necessarie per l’avvio dei nuovi cantieri per la prevenzione idrogeologica su tutto il territorio nazionale ed in particolare nella nostra Regione. Oltre a ciò si chiede una più generale opera di sensibilizzazione presso tutte le sedi competenti sul grave rischio idrogeologico che grava su tutto il territorio della bassa bolognese e di tutto il bacino del fiume Reno. Anche in questo caso ci si aspetta da parte del Governo lo stanziamento di 200 milioni di Euro per l’ultimazione dei lavori sulle casse di espansione del sistema idraulico Reno-Samoggia come previsto dal piano integrato di cui la Regione Emilia-Romagna si era prontamente dotata. Ultimi punti della Risoluzione approvata oggi riguardano l’invito alla Giunta ed al suo Presidente Bonaccini a proseguire con estrema determinazione il percorso per ottenere una maggiore autonomia anche nella materia della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, con particolare riferimento alla programmazione triennale degli interventi di difesa del suolo, che si aggiunge alla richiesta di stanziamento da parte del Governo nazionale delle risorse economiche sufficienti non solo a corpire i danni agli edifici pubblici e alle infrastrutture, ma anche alle abitazioni civili, all’agricoltura, alle imprese e agli esercizi danneggiati.

<<Trovo assolutamente inaccettabileconclude il Capogruppo PD Caliandrol’atteggiamento tenuto oggi dalle minoranze in questa prima fase del dibattito. Mi pare che, come sempre, prevalga la volontà di speculare sulle disgrazie dei cittadini per coprire una realtà incontrovertibile; il tanto pubblicizzato “Governo del Cambiamento” una vera novità l’ha realmente portata a termine: dopo pochi giorni dal suo insediamento, infatti, ha bloccato i finanziamenti del “Programma Italia Sicura 2018”. Probabilmente per fare cassa per il più che fallimentare “Reddito di Cittadinanza” o per l’altrettanto celebre “Quota 100”. Il risultato è di tutta evidenza: il territorio italiano (e i suoi abitanti) stanno pagando un prezzo salatissimo per queste decisioni scellerate>>.