Interrogazione dei consiglieri regionali Pd ferraresi: “Da un mese i pendolari, già esasperati, denunciano ritardi e soppressioni dei convogli”
L’annunciata regolare ripartenza del servizio di trasporto ferroviario lungo la linea FER Bologna-Portomaggiore, a partire dal 12 settembre, dopo l’entrata in funzione del Sistema di Controllo Marcia Treni non si è concretizzata. “I pendolari, lavoratori e studenti, che attendevano di tornare al regolare servizio viaggiatori dopo uno stop dovuto ai recenti lavori nell’ambito del rinnovo integrale dei sistemi di segnalamento e di sicurezza, sono rimasti delusi. L’Associazione Pendolari Bologna-Portomaggiore ha riportato gravi disservizi quali ritardi con picchi di quasi un’ora lungo il tragitto, ma anche la soppressione dei convogli. Un deterrente per chi vuole fare affidamento sul treno e sul servizio di trasporto pubblico per recarsi nei luoghi di lavoro e studio”. La contestazione arriva da Marco Fabbri e Marcella Zappaterra, che a riguardo hanno depositato un’interrogazione in Regione.
“La tratta che collega Bologna a Castenaso, Budrio, Molinella e Portomaggiore e che ogni giorno contava 6.000 utenti circa, è stata chiusa dall’11 luglio all’11 settembre. Nel biennio passato, inoltre, erano stati diversi i momenti di stop o di interruzione a causa dell’esondazione dell’Idice nel Bolognese. I nuovi interventi avrebbero dovuto efficientare e potenziare il servizio, grazie a miglioramenti infrastrutturali e gestionali. Ma così non è stato e da un mese chi deve o vuole viaggiare lungo quella tratta non può fare affidamento sulla puntualità o addirittura la conferma stessa delle corse”.
“Per questo – concludono i consiglieri Pd – abbiamo interrogato la Giunta regionale, alla quale chiediamo cosa sia possibile fare affinché siano superati i disagi e disservizi segnalati sulla linea ferroviaria regionale Bologna-Portomaggiore, anche in considerazione dei cospicui investimenti fatti e previsti che, dal 2019 ammontano a oltre 8 milioni di euro”.