I consiglieri regionali modenesi intervengono sul delitto della donna modenese
Aveva chiesto aiuto a causa di maltrattamenti, la donna trovata cadavere dentro un frigorifero in una cantina di una palazzina a Modena. Ancora una volta si tratta di un femminicidio e ancora una volta si arriva tardi.
È evidente che gli strumenti legislativi che abbiamo a disposizione non sono sufficienti e occorre ripensare le politiche di prevenzione e difesa. Abbiamo appena approvato il Piano regionale contro la violenza sulle donne con il coinvolgimento delle agenzie educative per i progetti di prevenzione – siamo all’avanguardia in Emilia-Romagna rispetto al resto del Paese – ma questa catena di eventi delittuosi da parte di uomini che non sono in grado di accettare conflittualità e separazioni, ci pone di fronte ad uno scenario inedito che deve coinvolgerci come legislatori ancora di più, in particolare prevedendo azioni precise in caso di segnalazioni di maltrattamenti e denunce.
Siamo chiamati ad impegnarci tutti: scuola, agenzie educative, associazionismo, per diffondere una corretta cultura dei rapporti affettivi, non distorta; abbiamo bisogno di costruire una cultura della solidarietà e dell’attenzione verso le persone che vivono accanto a noi, senza richiuderci nel nostro privato.
Giuseppe Boschini
Enrico Campedelli
Luca Sabbatini
Luciana Serri