Il Gruppo Pd in Regione promuove una serie di iniziative in ricordo delle vittime della Shoah

La Giornata della memoria, l’appuntamento dedicato al ricordo delle vittime della Shoah, si è aperta oggi con un ricco programma di eventi in Assemblea legislativa regionale.

“Vedere questa mattina una sala gremita di ragazze e ragazzi che nel 2000, quando è stata istituita la Giornata della Memoria, non erano ancora nati o erano piccolissimi, è stata un’emozione vera – ha detto il presidente del gruppo PD Stefano Caliandro in apertura dell’evento – Molti di noi ricordano come una grande conquista l’istituzione di questa ricorrenza, per i primi anni vissuta come momento di mera commemorazione e ricordo delle vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali, e poi divenuta strumento di testimonianza e trasmissione di storia e cultura del rispetto e dei valori fondanti della democrazia”.

La mattinata è iniziata con un convegno organizzato insieme alla Fondazione Fossoli e riservato ad alcune classi del Liceo Copernico di Bologna con al centro i temi della memoria. A far da colonna sonora alla lezione sono stati gli studenti dell’Istituto Musicale Masini e Liceo Musicale Statale di Forlì che hanno eseguito alcuni brani a tema. A seguire è stata inaugurata la mostra “Immagini dal silenzio”, realizzata nel 1955 per volontà del Comune di Carpi, prima mostra italiana dedicata al tema della persecuzione e dello sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Nell’Italia dei primi anni del dopoguerra, la prima mostra del lager nazisti del 1955 nata a Carpi e che girò l’Italia, sollevò il velo del silenzio che era caduto su quella tragedia – ha sottolineato il consigliere Enrico Campedelli, promotore dell’iniziativa – da allora si cominciò finalmente a raccontare e far vedere, anche con immagini crude, cosa erano stati la deportazione e i campi di concentramento e di sterminio, e gli ex deportati cominciarono a raccontare ai giovani la loro tragica esperienza. Oggi quella generazione di testimoni sopravvissuti ormai sta scomparendo del tutto. Ecco perché è necessario creare nuovi testimoni, lavorando con i giovani, come abbiamo fatto questa mattina nella giornata dedicata alla memoria in Regione. Perché, come ci ammoniva Primo Levi, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto non accada mai più”.

“La Shoah rappresenta una delle pagine più buie e tragiche della storia del Novecento – ha detto agli studenti la consigliera regionale Valentina Ravaioli – Un secolo complesso che deve essere conosciuto, specialmente dai più giovani, anche in relazione agli aspetti maggiormente drammatici e alle disumane violenze che lo hanno caratterizzato. La stagione di terrore, figlia del nazifascimo, poté concretizzarsi non solo grazie alla massiccia ed aperta adesione di tanti, ma anche grazie alla passiva indifferenza diffusa, ai molti che, cedendo alla “banalità del male”, spostarono lo sguardo, finendo per considerare come ordinaria l’ossessione per l’annientamento dell’altro e del diverso che avvelenò l’Europa. Allora sostenere la conoscenza è fondamentale, affinché la memoria non sia ridotta a statica ritualità, ma diventi stimolo e provocazione costante al nostro spirito critico, per mantenere vigili le coscienze, rispetto ai segnali allarmanti per la democrazia, e per spingerci a vivere pienamente la nostra condizione di cittadini, in una dimensione di corresponsabilità verso la nostra comunità”.

“Ricordare è l’impegno quotidiano a non rimuovere il passato ma a conoscerlo e difenderlo da ogni tentativo di revisione – conclude il consigliere regionale Caliandro – Non è un esercizio retorico ma un’assunzione comune di responsabilità”.

L’esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio nello “Spazio Mostre” (atrio dell’Assemblea legislativa, viale A. Moro, 50), dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.