I consiglieri regionali Palma Costi, Francesca Maletti e Luca Sabattini hanno presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale un impegno in favore dell’importante spin off universitario a rischio di liquidazione. “Il centro di ricerca sia tutelato”
‘Quali misure intende adottare la Giunta regionale al fine di scongiurare la perdita di un patrimonio scientifico e di cura come quello rappresentato dal centro modenese Holostem?’. Anche dai consiglieri regionali modenesi Palma Costi, Francesca Maletti e Luca Sabattini arriva l’appello per scongiurare il rischio di chiusura del centro di eccellenza modenese dopo la richiesta di liquidazione. “Stiamo parlando di una eccellenza modenese della medicina rigenerativa – sostiene Palma Costi prima firmataria dell’interrogazione – riconosciuta a livello internazionale, spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nato nel 2008 per trasferire ai pazienti i risultati della ricerca sviluppata dal Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari della medesima Università”.
“La chiusura dello spin-off Holostem, porterebbe alla perdita di quasi 80 posti di lavoro altamente specializzati – stigmatizzano i Consiglieri Costi, Maletti e Sabattini nell’interrogazione – e infliggerebbe un duro colpo anche alla ricerca d’eccellenza del Centro di Medicina rigenerativa che trova in questo Centro la capacità di trasformare la ricerca universitaria in vere terapie in grado di cambiare la vita a tantissimi pazienti”.
Le terapie cellulari e geniche sono state sviluppate da Holostem anche con fondi pubblici, in particolare regionali, sottolineano i consiglieri nel testo dell’interrogazione. Nel 2015, Holostem è stata la prima biotech al mondo ad ottenere l’autorizzazione per l’immissione in commercio di un farmaco con le cellule staminali come principio attivo Holoclar. I risultati nella riconquista della vista sono stati riconosciuti anche dall’Agenzia europea del farmaco. Il centro era stato anche all’attenzione della stampa internazionale per terapia genica salvavita per i cosiddetti Bambini farfalla, che ha permesso di curare molti bambini, tra i quali nel 2017 il bimbo siriano Hassan. Una terapia genica altamente innovativa che consente di trattare diverse forme di Epidermolisi Bollosa, con una sperimentazione clinica in corso all’Ospedale Policlinico di Modena.
Da qui l’appello dei consiglieri modenesi per sollecitare anche l’impegno della Regione per la salvaguardia di questo patrimonio scientifico di valenza internazionale.