Caliandro e Calvano: “La Regione contrasti questi fenomeni criminali e si costituisca parte civile nel futuro processo”
“È necessaria la massima trasparenza su questa vicenda, sulla quale non tolleriamo incertezze”. Parla chiaro il Capogruppo PD in Regione Stefano Caliandro che insieme al Consigliere e Segretario regionale Paolo Calvano e ad altri colleghi PD, ha presentato un’interrogazione e una risoluzione per fare piena luce sull’operazione “Mondo Sepolto”
“Chiediamo alla Regione di sollecitare il Governo affinché si adottino tempestivamente misure di riordino del settore dell’industria funeraria – dicono Caliandro e Calvano –, anche attraverso la revisione della materia di lotta alla corruzione, nonché misure di contrasto all’elusione fiscale, anche prevedendo l’aumento degli importi detraibili per le spese funebri”.
A scopo cautelativo Caliandro e Calvano sottolineano: “la necessità della Regione di dotarsi di ulteriori strumenti amministrativi e legislativi che possano favorire il turn over del personale delle camere mortuarie e l’effettivo controllo sulle modalità di organizzazione del servizio. Inoltre, nel futuro processo, l’Ente si costituisca parte civile contro coloro che risulteranno essere stati parte attiva nell’organizzazione criminale dedita al racket connessa all’operazione “mondo sepolto”.
“Con questa operazione le forze dell’ordine hanno smantellato una situazione che riteniamo inammissibile e che ha colpito diversi territori emiliano-romagnoli, oltre ad aver mosso un giro d’affari milionario sui servizi funerari e sulla pelle dei parenti dei defunti in un momento delicato come la perdita di un caro – concludono –. Il business dei funerali raggiunge in Italia quota 3,5 miliardi di euro annui e vede attive nel nostro paese più di 5 mila imprese funebri e pare dunque urgente adottare ed applicare misure che mettano ordine nel settore e permettano ai cittadini di dedurre dalle tasse le spese funebri fino a 10.000 euro (oggi se ne possono dedurre solo 1600 euro). È necessario che la Regione si attivi quanto prima per contrastare situazioni analoghe a quelle verificate”.