Ravaioli (PD): “Numeri drammatici, occorre puntare sulla prevenzione”

In occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, istituita dall’ONU il 25 di novembre, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha organizzato diverse iniziative. Tra queste figura la mostra “L’amore oltre…”, con le opere del Maestro forlivese Ido Erani, allestita presso la sede di Viale Aldo Moro a Bologna e inaugurata alla presenza delle consigliere Roberta Mori, presidente della Commissione Parità, e Valentina Ravaioli, vicepresidente della Commissione Cultura, che ha contribuito direttamente alla realizzazione dell’evento.

“Oggi è doveroso ricordare che nei primi dieci mesi dell’anno, dal 1 gennaio al 31 ottobre, sono state 3.139 le donne che hanno subito violenza e si sono rivolte ai centri dell’Emilia-Romagna. Praticamente 9 donne ogni giorno, tutti i giorni. I numeri delle violenze e dei femminicidi nel nostro Paese sono quelli, terribili, di un ‘bollettino di guerra’. Ogni due o tre giorni si conta una nuova vittima e nella maggior parte dei casi, questo avviene tra le quattro mura domestiche” afferma la consigliera Ravaioli.

“Parliamo di episodi drammaticamente ordinari, che rappresentano la punta di un iceberg. La manifestazione estrema di rapporti storicamente asimmetrici tra i generi, che affondano le loro radici in un terreno di discriminazioni, diseguaglianze, stereotipi, appartenenze identitarie, sedimentate nel tempo e accettate nella passività delle abitudini” commenta la consigliera.

“Una piaga sociale a cui la Regione sta cercando di rispondere con il sostegno ai centri antiviolenza, alle case rifugio e a percorsi di autonomia abitativa ed economica delle donne vittime di violenza. Ambito altrettanto fondamentale è quello della prevenzione – prosegue Ravaioli, che conclude – rivolgendosi in particolare ai più giovani, sul fronte dell’educazione all’affettività e alla gestione dei conflitti e del rispetto di sé e dell’altro, nella valorizzazione delle differenze: una sfida, rilanciata oggi attraverso il messaggio di bellezza del maestro Ido Erani, che non riguarda solo le bambine e le donne, ma che chiama in causa ciascun cittadino, in nome dei diritti e della dignità del genere umano”.