La relatrice dell’importante legge che ha ridefinito i servizi 0-3 anni, Francesca Marchetti, ha presentato una Risoluzione in Assemblea legislativa per impegnare la giunta a sostenere anche economicamente il progressivo contenimento delle tariffe per le famiglie disagiate
Si è svolta in Assemblea Legislativa una discussione tra i gruppi politici riguardante i servizi 0-3 anni. La consigliera del Pd Francesca Marchetti, già relatrice della legge che ha ridefinito i servizi e introdotto l’obbligo vaccinale, ha presentato una Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a “sostenere anche economicamente, in collaborazione con gli enti locali, il progressivo contenimento perseguibile delle tariffe per le famiglie economicamente più disagiate, tenendo conto anche dell’evoluzione normativa nazionale in corso in questo settore”.
“Abbiamo rigettato in aula una risoluzione del M5S e un emendamento della Lega Nord perché già in Legge avevamo affermato di Volere individuare criteri di omogeneità e equità delle politiche tariffarie dei servizi in un percorso di che coinvolgesse anche Anci. In tema dei servizi per la fascia 0-3 anni la Regione Emilia-Romagna è la Regione italiana nella quale i servizi per la prima infanzia sono più diffusi e che ha superato l’obiettivo di Lisbona. Crediamo inoltre, a differenza della Lega, nell’accesso educativo per tutti – ha spiegato la consigliera regionale Marchetti – Dopo l’approvazione della Legge ora è il tempo di definire gli indirizzi assembleari che dovranno necessariamente andare nella direzione di una maggiore equità e omogeneità delle politiche tariffarie applicate dai comuni per i servizi per agevolare il più possibile la frequentazione dei servizi nido per i bambini dai 0 ai 3 anni, con particolare riguardo alle fasce di disagio sociale ed economico”.
“La risoluzione proposta dai 5stelle è stata respinta perché, chiedendo l’azzeramento delle tariffe, senza nessun percorso di condivisione e confronto con i Comuni avrebbe potuto comportare dei risvolti sui bilanci degli stessi: questo non è il nostro metodo di lavoro. Aggiungo che siamo in attesa della pubblicazione dei decreti Attuativi della Legge 107 \2015 e della determinazione delle risorse finalizzate dallo stato al sostegno del sistema integrato di istruzione 0\6. Inoltre, la nostra Regione ha approvato di recente la Legge del reddito di solidarietà altro strumento che si rivolge alle persone più fragili. La politica non si fa solo con gli slogan, ma occorre anche tanta responsabilità. La Regione Emilia-Romagna ha dimostrato, anche attraverso la nuova legge approvata, di avere una visione strategica e di qualità per i servizi dell’infanzia, che ci è riconosciuta a livello nazionale e non solo. Ora quella visione deve essere presente anche nelle scelte che andremmo a definire attraverso gli indirizzi e la parola chiave dovrà essere EQUITÀ”.