“Oggi raggiungiamo un traguardo importante: dopo sedici anni di applicazione della legge regionale 1/2000 e quindi di valutazione di esperienze significative e dopo un percorso iniziato da tempo che ha visto unire gli sforzi di due assessorati, quello al welfare e quello alla salute, e che è culminato con l’ascolto e il confronto di professionisti del mondo dell’educazione e della sanità, riformiamo i servizi dedicati alla fascia 0-3 in Emilia-Romagna”. La consigliera regionale Francesca Marchetti, relatrice di maggioranza del provvedimento, esprime soddisfazione per il l’approvazione della riforma dei servizi 0-3 anni.
“Alla legge abbiamo accompagnato due documenti. Il primo è teso a promuovere la corretta attuazione e verifica delle azioni di formazione, prevenzione e contrasto allo stress da lavoro correlato. In particolare la nostra scelta è stata quella di inserire l’obbligo di redazione di un Piano finalizzato alla prevenzione, valutazione e gestione del rischio di burn-out come requisito per l’accreditamento.”
“Pluralismo dell’offerta, integrazione del sistema, inclusione delle diversità, partecipazione delle famiglie, conciliazione dei tempi e istituzione di un sistema di accreditamento delle strutture educative – spiega la consigliera regionale – sono i tratti caratterizzanti e fondamentali della legge.”
“Importante è ovviamente il passaggio dedicato all’introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini contro poliomielite, difterite, epatite B e tetano per accedere ai servizi, sia pubblici sia privati. – sottolinea Francesca Marchetti – Insieme a questo obbligo però vogliamo porre l’attenzione sulla corretta comunicazione: a tale riguardo abbiamo proposto e approvato un ordine del giorno che impegna la Regione ad una efficace e capillare campagna informativa, in grado di raggiungere tutti i cittadini e le famiglie, promuovendo oltre ai vaccini obbligatori, anche le vaccinazioni raccomandate e coinvolgendo il personale sanitario e quello scolastico. La scelta della Regione Emilia-Romagna, unica nel panorama nazionale, rappresenta un grande atto di responsabilità e non solo di protezione individuale, perché contribuisce a rendere la nostra comunità più forte, tutelando i più deboli”.
“I servizi educativi della nostra Regione sono al top in Italia e in Europa – conclude la consigliera PD – e si fondano su una rete integrata, fatta di soggetti pubblici e privati, competenti e qualificati, che risponde innanzitutto ai bisogni dei bambini e delle bambine e a quelli delle loro famiglie. Con la nuova legge rafforziamo la rete, introduciamo una maggiore flessibilità organizzativa capace di rispondere alle esigenze di gestione delle strutture, ma anche e soprattutto ai bisogni dei piccoli e delle famiglie”.
Soddisfazione per la riforma viene espressa anche dal Presidente del Gruppo PD Stefano Caliandro. “La legge introduce due novità significative: interviene sul “burn out” – stress patologico che spesso interessa chi lavora coi bambini mettendone a rischio la serenità – attraverso strumenti di sostegno psicologico e formativo per gli educatori; e introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B come requisito di accesso ai servizi educativi, ricreativi pubblici e privati. Noi – conclude Caliandro – stiamo dalla parte del diritto alla salute e della correttezza scientifica. Siamo l’Emilia-Romagna della genitorialità responsabile, non quella della retorica”