Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Regione di esercitare un ruolo attivo nella soluzione della crisi che della Artoni, l’importante azienda di logistica reggiana il cui tracollo comporterebbe la perdita di oltre tremila posti di lavoro, tra dipendenti diretti (570) e lavoratori dell’indotto (circa 2500 tra autotrasportatori, ‘padroncini’ e facchini).
Nell’interrogazione, sottoscritta da altri consiglieri del Pd (il capogruppo Stefano Caliandro, Roberta Mori, Silvia Prodi, Enrico Campedelli, Luciana Serri, Luca Sabattini), si ricorda che “i lavoratori fin dall’inizio hanno assicurato la massima disponibilità a vagliare tutte le soluzioni possibili, anche quelle più dolorose”.
Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive, in risposta all’interrogazione ha affermato che “viste le dimensioni dell’azienda e del suo indotto, come in casi simili, la Regione si è attivata immediatamente per la convocazione di un tavolo al ministero. La Regione mette a disposizione tutti gli strumenti legislativi utili in questa fase di transizione, principalmente gli ammortizzatori sociali difensivi, in coerenza con il Patto per il lavoro. Si sta anche verificando – ha ricordato – la possibilità di convocare un incontro specifico con le rappresentanze dell’indotto della nostra regione”.
Riguardo alla vertenza, Costi ha poi lodato “il senso di responsabilità dei lavoratori che per tutelare l’occupazione hanno manifestato la disponibilità a mettersi intorno ad un tavolo per una soluzione, anche quando si è parlato di 170 esuberi che non erano contemplati nella trattativa instaurata da mesi tra le parti. Per questo – ha concluso Costi – rilanciamo il nostro appello al sistema imprenditoriale, che ha già manifestato interesse a subentrare nel gruppo, per trovare una soluzione che tuteli tutte le professionalità coinvolte e a difesa di un asset strategico per il sistema produttivo regionale e nazionale”.
“È molto importante che la Regione faccia sentire la sua voce nei canali istituzionali – ha replicato Mumolo, esprimendo soddisfazione per la risposta – e che si sappia che è impegnata per una soluzione, prima tra tutte quella inizialmente individuata che escluderebbe tagli di sedi e posti di lavoro”. “La messa a disposizione di ammortizzatori sociali e la ricerca soluzioni per l’indotto- ha concluso – è modo per onorare il Patto per il lavoro”.
Le consigliere reggiane Roberta Mori e Silvia Prodi, firmatarie dell’interrogazione PD: “Ci sembra che l’impegno della Giunta regionale sia all’altezza della gravità della situazione sociale determinata da questa crisi ed è importante che l’assessora Costi abbia dichiarato che la Regione appoggia il comportamento responsabile di Sindacati e lavoratori. In particolare è per noi positivo l’appello all’imprenditoria e la disponibilità ad un incontro mirato con le rappresentanze dell’indotto, perché è solo riaffermando ogni giorno e in ogni occasione il metodo del Patto per il lavoro che si tutelano le lavoratrici e i lavoratori emiliani”.