Approvata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (con i voti favorevoli di PD e Sel e l’astensione dei gruppi di opposizione) la legge comunitaria 2015, quella che nella fase discendente del diritto comunitario recepisce le norme che incidono sulla legislazione regionale. Ad essa è collegata l’abrogazione di 39 tra leggi e regolamenti regionali e 45 disposizioni normative nel nome della semplificazione e della sburocratizzazione.
Relatore di maggioranza della legge, è stato il Consigliere PD modenese Luca Sabattini che ha presentato i principali contenuti del provvedimento in tema di ambiente, sanità, agroalimentare, edilizia, scuola, pesca e cultura.
“L’ordinamento della Regione viene adeguato in varie materie: le modifiche più significative – chiosa Luca Sabattini – riguardano la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, ambito nel quale viene disciplinato il rilascio e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale delle nuove installazioni e delle installazioni esistenti, nonché le modalità di esercizio delle stesse”.
“Maggiori garanzie anche per la tutela e semplificazione in materia dei diritti dei pazienti – richiama Sabattini – alcune novità avranno risvolti su alcune pratiche comuni; ad esempio sarà abolito l’obbligo del certificato medico per le assenze scolastiche dopo 5 giorni, salvo i casi di profilassi complessa”. “La legge comunitaria è un provvedimento complesso– sottolinea il Consigliere democratico – che ci consente di acuire le sanzioni per i pescatori di frodo lungo i nostri corsi fluviali e di tutelare alcune specie ittiche, come la carpa, di interesse storico culturale e allo stesso tempo di potenziare la funzione didattica e di promozione alla cittadinanza attiva dell’IBACN (Istituto per i beni artistici, culturali e naturalistici) prevedendo anche interventi di sostegno ad attività di valorizzazione del patrimonio culturale realizzate dagli enti locali”.
“Il provvedimento è vasto e tocca temi anche molto diversi tra loro – conclude Luca Sabattini – ma, per come lo abbiamo inteso qui in Emilia-Romagna, il filo conduttore che attraversa l’impianto è quello della semplificazione e dell’efficienza delle regole: abbiamo fatto ordine rispetto alla stratificazione delle regole che gravano su cittadini e imprese nel nome della trasparenza e della chiarezza e in senso lato della qualità della nostra democrazia”.