Francesca Marchetti: “Grazie alla generosità degli emiliano-romagnoli, si finanzieranno interventi a carattere umanitario, di cooperazione, ricostruzione e assistenza sociale e sanitaria, oltre che di supporto educativo, indirizzati prioritariamente a minori, donne, persone disabili, anziani e soggetti in condizioni di fragilità”. Approvato anche un ordine del giorno per impiegare parte del ricavato della raccolta, per progetti di ricostruzione di spazi pubblici di valore sociale, sanitario e culturale cessata la guerra
Via libera, senza nessun voto contrario, in Regione Emilia-Romagna al progetto di legge di 4 articoli contenente “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell’Ucraina”. “Un progetto di legge concreto che l’Emilia-Romagna introduce, come primo aiuto, per rendere spendibili gli oltre 2 milioni di euro raccolti, sul conto corrente regionale, grazie alle donazioni da parte di cittadini, famiglie, imprese e associazioni. – spiega la consigliera Francesca Marchetti – Una risposta di solidarietà straordinaria a sostegno dei profughi che fuggono dall’Ucraina o che stanno affrontando tante difficoltà nel loro paese. Gli obiettivi di questa legge sono chiari, si prevedono interventi a carattere umanitario, di cooperazione, di ricostruzione, di assistenza sociale e sanitaria, di supporto educativo ai minori”.
“Ci troviamo in una situazione di assoluta emergenza e questa legge è la risposta chiara e concreta di una Regione che da sempre si è dimostrata una terra di accoglienza. – prosegue Marchetti – Vogliamo sostenere il più possibile l’accoglienza di chi fugge dall’Ucraina per salvare la propria vita. Ad oggi sono oltre 19mila i profughi accolti in Emilia-Romagna, di cui oltre 8mila sono minori, a cui vogliamo dare pieno sostegno e supporto. Inoltre, sono stati raccolti oltre 2 milioni di euro di fondi, grazie alla solidarietà di famiglie, imprese e associazioni. Con questa legge renderemo spendibili queste importanti risorse, coinvolgendo i territori dalle prefetture, ai sindaci, agli enti locali e il terzo settore per interventi di assistenza e supporto a carattere umanitario, di cooperazione, ricostruzione e assistenza sociale e sanitaria, oltre che di supporto educativo, indirizzati prioritariamente a minori, donne, persone disabili, anziani e soggetti in condizioni di fragilità. Il sostegno ai progetti umanitari al momento attivati in Ucraina dalle Ong che hanno partecipato al bando regionale aperto subito dopo l’avvio della crisi umanitaria, la cui conclusione è prossima. E una terza opzione che guarda alla ricostruzione in Ucraina. Infatti, abbiamo sottoscritto un ordine del giorno collegato alla legge che prevede di impiegare una parte del ricavato della raccolta fondi a sostegno alla popolazione ucraina per progetti di ricostruzione, in particolare di spazi pubblici di valore sociale, sanitario e culturale, come scuole, asili, biblioteche, da realizzare in loco non appena la guerra sarà cessata”.
La consigliera ha poi sottolineato l’attenzione particolare che va riservata ai minori: “gli enti locali e le scuole stanno svolgendo un grande lavoro. Proprio per la protezione dei più piccoli, è importante continuare un accurato censimento e monitoraggio con particolare attenzione alle specificità delle situazioni”.