Dalla Regione notizie positive per i cittadini disabili. Sono infatti in arrivo oltre 29 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere negli edifici privati. La consigliera Francesca Marchetti da sempre attenta alle persone fragili, si dice soddisfatta della notizia.
«Un grande traguardo per l’Emilia-Romagna che vedrà destinarsi quasi un sesto dei finanziamenti nazionali, rifinanziati dopo 14 anni di stop e che complessivamente ammontano a 180 milioni – spiega –. Proprio nelle scorse settimane avevo fatto il punto riguardo a questo tema e sottolineato l’importanza di questo atteso provvedimento. Il riparto, deciso nei giorni scorsi a Roma in Conferenza unificata, vale per quattro anni (2017-2020) e permetterà di finanziare le domande di contributo che, nell’ambito delle graduatorie comunali, risultavano inevase a marzo 2017».
Si tratta di interventi finalizzati ad abbattere tutti quegli ostacoli domestici presenti in appartamenti o spazi comuni dei palazzi. «Le scale, i gradini, le rampe ripide, oppure i corridoi troppo stretti diventano incubi che limitano o impediscono l’autonomia dei disabili – prosegue Marchetti –. In Emilia Romagna sono 8.664 le domande e già negli anni passati, per sopperire al disagio dell’allungamento delle graduatorie, la Regione era intervenuta con risorse proprie. Nel 2014 si creò un fondo regionale, assegnando a comuni e unioni, 6 milioni di euro in tre anni, 2015-2017, per finanziare questo tipo di interventi.
Dopo la firma del decreto, che sarà pubblicato sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed entrerà in vigore quindici giorni dopo, le risorse destinate all’Emilia Romagna saranno ripartite tra i comuni.
«Nel 2017 la Regione, sulla base di uno specifico bando, ha finanziato con 2 milioni di euro le opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche domestiche – conclude la consigliera –. Sono 633 le famiglie che hanno ricevuto i contributi per la realizzazione degli interventi. 491 hanno riguardato persone totalmente invalide e 142 quelle con un’invalidità parziale. Ribadisco quindi l’attenzione che la Regione Emilia Romagna, a guida PD, ha da anni nei confronti della disabilità e sopperisce alle carenze del bilancio statale proprio per andare incontro ai bisogni dei cittadini, con i fatti».