I Garanti regionali infanzia e adolescenza scrivono a Conte, Azzolina e Anci: “Prevedere piano straordinario”. Il commento di Francesca Marchetti: “Pieno sostegno alla loro iniziativa. Per ripartire serve una visione dell’infanzia e dell’adolescenza che metta al centro i bisogni dei ragazzi e si connetta ai territori”
“Ho più volte ribadito la necessità di mettere al centro i diritti dei minori e credo sia necessario per la progettazione e la ripartenza scolastica mettere in campo un piano per l’infanzia e l’adolescenza, frutto del coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, del mondo scolastico e della famiglia. Per questo colgo con soddisfazione l’iniziativa dei garanti regionali dell’infanzia e dell’adolescenza”. A dirlo è la Presidente della Commissione Scuola in Regione Emilia-Romagna Francesca Marchetti, nel commentare la notizia della lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e al presidente nazionale Anci Antonio Decaro da parte dei garanti regionali dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Anche il lavoro della Commissione in Regione va in questa direzione. — spiega Marchetti — Dobbiamo utilizzare al meglio il tempo che abbiamo davanti, prima della riapertura a settembre delle scuole, per progettare soluzioni sperimentali e didattiche innovative e mettere il tema dell’infanzia, dell’adolescenza e del diritto allo studio al centro della ripartenza in stretta relazione con i territori. La scuola deve andare di pari passo con le esigenze delle famiglie, del lavoro, dei territori. Vanno prese in considerazione le diverse fasce d’età e promossi approcci, anche sperimentali, che integrino la scuola nelle nostre comunità. Dobbiamo ridefinire un modello di welfare territoriale che metta al centro la scuola e i diritti dei minori. Condivido in pieno la richiesta fatta al Governo da parte dei Garanti, proprio poche settimane ci siamo confrontati anche in commissione su questa tematica con la Garante dell’Emilia-Romagna Clede Maria Garavini. Per una vera ripartenza è imprescindibile tener conto delle esigenze dei territori e auspico un coinvolgimento anche a livello nazionale perché non possiamo lasciare tutte queste responsabilità alle famiglie che hanno bisogno di una risposta chiara e concreta sia in termini sanitari che sociali su come ripartire. A maggior ragione c’è la necessità di riportare i nostri ragazzi sui banchi di scuola per questo condivido l’appello del Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, per evitare i seggi elettorali nelle scuole, pensando a luoghi alternativi che evitino la sospensione dell’attività di didattica in presenza”.