Memoria del Novecento. Più di un milione di euro dalla Regione per progetti che aiutino a non dimenticare

 Francesca Marchetti: “Oltre 286mila euro di contributi per la Provincia di Bologna a testimonianza del fatto che la memoria è un patrimonio imprescindibile per tutta la comunità.”

Dalla Regione l’ennesimo investimento sulla Memoria del Novecento, un valore inalienabile e imprescindibile per le nostre comunità, presenti e future, soprattutto se consideriamo il preoccupante clima nel quale viviamo e che, tra rigurgiti sovranisti e toni prefascisti preoccupa alquanto.”

Con queste parole la Consigliera regionale Francesca Marchetti commenta il cospicuo stanziamento economico da parte della Regione Emilia Romagna quale contributo dei numerosi progetti presentati da una pluralità di soggetti sulla Memoria del Novecento. Quattro le categorie ammesse a contributo: progetti di rete, progetti di Associazioni, Comuni e Unioni di Comuni e di Istituti Storici.

Tra i progetti presentati da Istituzioni, Fondazioni e Associazionicontinua Francesca Marchettisono 14 le proposte giudicate vincitrici per una erogazione complessiva di quasi 120mila euro. Particolarmente varie ed articolate le tematiche toccate e che variano dalla strage di Ustica alla digitalizzazione degli atti relativi a terrorismo e stragi giudicati dal Tribunale di Bologna per arrivare alla memoria dei Giusti tra le nazioni durante la Shoah.”

Tra i programmi di attività degli Istituti storici, invece, la parte del leone la recita l’Istituto Parri, ma è da segnalare anche il CIDRA di Imola. In totale questa categoria progettuale ha raccolto 115mila euro di contributi per la nostra Provincia.

Da segnalare infineconclude la Consigliera PDi progetti di Comuni e di rete. Nella prima categoria spunti molto interessanti strutturano il ricordo attraverso specifici luoghi (vedi ad esempio l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese con il progetto di riscoperta dei luoghi della Linea Gotica o l’analoga iniziativa messa in campo dai comuni Savena-Idice), nella seconda fascia, invece, un’importante azione di memoria attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali da parte dell’Istituto Storico Parri.”