La presidente della commissione Parità e diritti delle persone alla presentazione a Roma del Rapporto annuale della Difesa civica: “Presto formalizzeremo l’intesa, troppe norme paritarie rischiano di restare solo sulla carta”. Il Difensore civico regionale, Gardini: “Impegno su temi comuni”. In Emilia-Romagna, su 256 giunte comunali nominate dopo le elezioni del 25 maggio 2014, 26 con nessuna donna, 16 con una presenza sotto il 40% previsto dalle norme.

“Presto formalizzeremo un’intesa con il Coordinamento nazionale dei Difensori civici per promuovere assieme, attivamente, l’applicazione delle norme paritarie, a cominciare dal riequilibrio di genere nelle Giunte comunali disposto dalla legge Delrio”. Questo l’annuncio della presidente della commissione regionale Parità e Diritti delle persone, Roberta Mori, intervenuta ieri a Palazzo Montecitorio in qualità di coordinatrice degli organismi di parità delle Regioni italiane alla presentazione pubblica del secondo Rapporto annuale della Difesa civica. Un tema di particolare attualità: bastai pensare che delle 4.087 giunte comunali nominate dopo le elezioni del 25 maggio 2014, ce ne sono1.182 non in regola quanto a presenza di donne; in Emilia-Romagna, su 256 se ne contano26 con nessuna donna e16 con una percentuale di loro presenza sotto la soglia minima del 40% prevista dalla legge Delrio.

Il Rapporto sulla Difesa civica non solo fa il punto sull’efficacia di questo importante strumento di tutela non giurisdizionale del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione, ma argomenta la necessità di un suo ruolo più ampio e attivo sul fronte dei diritti collettivi, anche attraverso l’istituzione del Difensore civico nazionale. “Ringrazio la coordinatrice dei Difensori civici, Lucia Franchini, per avermi invitato a questo loro momento di proposta al Parlamento e al Governo per un rinnovamento dell’istituto– afferma Mori– che coglie in pieno la nostra domanda di rafforzare i diritti di partecipazione verso una maggiore equità della rappresentanza democratica”.