Primo firmatario il consigliere Pruccoli: “Il comparto ha vissuto una costante contrazione del fatturato e del numero degli occupati”
Rivedere la normativa statale e comunitaria che, “eventualmente anche in via sperimentale, abbassi la taglia minima richiesta per la pesca della vongola (fissata attualmente a 25 millimetri) e consenta una minima percentuale di tolleranza sul pescato”. E ancora, nell’eventualità di raccolta di mitili sottomisura, “uniformare le sanzioni alla disciplina in vigore negli altri Paesi europei che prevedono per tali violazioni esclusivamente sanzioni amministrative, anziché penali come attualmente previsto in Italia”. È quanto chiede una risoluzione presentata dal Pd, primo firmatario Giorgio Pruccoli, e approvata dall’Assemblea legislativa regionale: favorevoli Pd e Sel
Nell’atto di indirizzo si chiede inoltre di verificare l’opportunità “di limitare il divieto dell’uso di draghe entro le 0,3 miglia nautiche solo ad alcuni periodi dell’anno, nei quali questo tipo di pesca potrebbe risultare più impattante anche su altri organismi o risorse” e che “la gestione dei CoGeMo attivi in Regione risponda esclusivamente a criteri di tutela della ‘risorsa mare’ e che le azioni di blocco della pesca intraprese siano effettivamente utili alla soluzione del problema
“In Emilia-Romagna- ha ricordato Pruccoli (Pd)– il settore della pesca ha vissuto una costante contrazione del fatturato e del numero degli occupati, e fra i settori maggiormente in crisi vi è quello della pesca della vongola, che risente negativamente dell’applicazione di normative comunitarie e statali che escludono l’uso delle draghe entro le 0,3 miglia nautiche e impongono una taglia minima di 25 mm senza prevedere alcuna soglia di tolleranza”.