Francesca Marchetti (PD): ‘72,4 milioni per continuare a garantire borse di studio a tutti gli idonei e favorire l’attrattività, l’internazionalizzazione del nostro sistema universitario’
L’Assemblea Legislativa ha approvato nella seduta pomeridiana di ieri, mercoledì 4 maggio, il Piano regionale 2016-18 per il diritto allo studio universitario che individua gli obiettivi e le priorità in coerenza e continuità con le politiche di sviluppo regionale: la massima copertura finanziaria per gli studenti idonei a ottenere le borse di studio, l’internazionalizzazione, l’offerta di servizi e ospitalità e infine l’accompagnamento al lavoro.
“Le politiche per garantire il diritto allo studio in Emilia-Romagna sono radicate nel tempo e oggi siamo la Regione in Italia che garantisce il 100% di copertura per le domande di borsa di studio a cui viene riconosciuta l’idoneità: non esiste quindi la figura del cosiddetto ‘vincitore senza borsa’ ” ha sottolineato la Consigliera regionale PD Francesca Marchetti, intervenendo in aula.
“Con il Piano per il diritto allo studio universitario la Regione Emilia-Romagna investe su un modello di società più equo, capace di favorire la mobilità fra i giovani e promuovere le stesse opportunità di accesso allo studio – afferma il Presidente del Gruppo PD Stefano Caliandro – Il Piano permette di garantire alle nuove generazioni di crescere in una regione europea”.
“I fondi destinati al diritto allo studio nella nostra Regione, quest’anno, sono 72,4 milioni, circa 3,5 milioni in più rispetto al 2015. 29,5 milioni derivano da risorse regionali proprie, 21 dal gettito delle tasse regionali e 21,9 dal fondo integrato nazionale. – spiega Marchetti – Dal confronto con le regioni che hanno il maggior numero di studenti universitari iscritti, l’Emilia-Romagna registra la maggior spesa per borse di studio e il maggior numero di studenti idonei. Nel 2015, con la legge regionale 6/2015 che ha modificato la governance dell’azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.GO, possiamo dire di aver fatto una scelta strategica che oggi sta dando risultati positivi quali il rafforzamento della sinergia tra università e Regione e il percorso di integrazione degli interventi e dei servizi garantiti agli studenti che sono personalizzati in base alle specifiche esigenze di cui ciascuno di loro ha bisogno”.
“Da questi risultati – aggiunge la Consigliera del PD – non possiamo che convincerci che puntare sull’attrattività e l’internazionalizzazione del nostro sistema universitario sia assolutamente imprescindibile. Il piano propone elementi innovativi che danno una nuova connotazione al concetto di diritto allo studio quale insieme composito di strumenti, risorse e azioni. Una misura dedicata agli studenti borsisti degli ultimi anni di corso e dei neo laureati è l’orientamento al lavoro, realizzata in collaborazione coi servizi di placement delle Università e con quelli dell’Agenzia regionale per il Lavoro”.
“Per quanto riguarda gli interventi di sostegno economico agli studenti, l’impianto del diritto allo studio universitario della Regione dedica un peso rilevante al criterio del merito e alla continuità nel percorso universitario. Il modello di società che ci impegniamo a realizzare è capace di ridurre le disuguaglianze economiche e territoriali, favorire la mobilità sociale e garantire pari opportunità per tutti indipendentemente dalla loro provenienza. – commenta concludendo Francesca Marchetti – Non è un caso, quindi, che l’efficacia del Piano regionale sia stata riconosciuta trasversalmente da tutte le forze politiche che siedono in Assemblea Legislativa: l’atto infatti è stato approvato senza nessun voto contrario”.