Il consigliere regionale del Pd Gianni Bessi presenta un’interrogazione alla giunta, in linea con un documento presentato dal parlamentare europeo Paolo De Castro e firmato da 37 suoi colleghi italiani di diverse forze politiche.
I consiglieri regionali del Pd Gianni Bessi e Stefano Caliandro hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale per portare avanti una battaglia aperta in Europa dal vice presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e sostenuta in modo trasversale da 37 europarlamentari italiani. “Nel 2017 il finanziamento Ue dei programmi Italiani per la promozione di prodotti agroalimentari – spiega il consigliere Bessi – è passato da più di 33 milioni di euro nel 2016, a poco più di 3 milioni. Si tratta in concreto di un calo di più del 90%. Con la nostra interrogazione intendiamo sapere se la giunta regionale sia conoscenza del problema e chiedere di agire perché la commissione europea di chiarisca quali siano state le modalità di applicazione dei criteri seguiti in fase di valutazione”.
“Occorre sapere dalla Commissione Europea le ragioni di questa evidente assenza di bilanciamento nelle risorse – prosegue Bessi – e chiedere di poter pubblicare i parametri valutativi riguardanti i programmi vincitori, in un’ottica di maggiore trasparenza verso i cittadini”. “Ricordo che la politica agricola comune (PAC), prevista dal Trattato istitutivo delle Comunità, è una delle politiche comunitarie di maggiore importanza perché impegna circa il 34% del bilancio dell’Unione europea ed è stata istituita allo scopo di aiutare gli agricoltori europei a rispondere alle esigenze di 500 milioni di cittadini dell’UE. La Pac punta in particolare a garantire un approvvigionamento alimentare stabile e sicuro a prezzi abbordabili per il consumatore e un tenore di vita dignitoso agli agricoltori, settore in cui l’Italia ancor più di altri Stati membri, è leader. Non è concepibile ad esempio l’aver accentuato in modo così netto, con le scelte dell’ultimo anno, il divario geografico tra Francia, Spagna e Italia”.