Bagnari (PD): “Vigilare su uso corretto ed agevolare la riscossione per rispetto dei lavoratori”
La tematica dei voucher per il pagamento delle prestazioni occasionali è tornata al centro del dibattito dopo che i dati diffusi dall’INPS ne hanno rilevato un utilizzo massiccio.
Nel primo trimestre del 2016, infatti, sono stati venduti 31,5 milioni di voucher (il 45,6% in più), mentre nel 2015 sono stati 115 milioni (erano 10 milioni nel 2010) che una volta riscossi daranno a luogo a circa 860 milioni di euro di compensi ai lavoratori (pari a 45 mila stipendi netti) e a 150 milioni di contributi a fini previdenziali.
“I numeri dei voucher venduti fanno pensare – afferma il Consigliere regionale Mirco Bagnari, primo firmatario di un’interrogazione presentata alla Giunta regionale sul tema – ad usi impropri dello strumento, occultanti prestazioni di tipo non occasionale. Il Governo è recentemente intervenuto apportando modifiche all’utilizzo dei voucher con l’obiettivo di garantire maggiore tracciabilità e puntualità della comunicazione, limitando così la possibilità di usi impropri.”
Anche l’Assemblea Legislativa regionale si è occupata dell’argomento “voucher”, approvando, a larga maggioranza nel corso dell’ultima seduta, una risoluzione in cui si auspica una più forte collaborazione interistituzionale tesa al monitoraggio costante ed efficace dell’uso dei voucher sul territorio ed un impegno del Governo a proseguire nell’azione di revisione dello strumento e a rafforzare l’azione ispettiva.
“Recentemente, però, sono state riferite ulteriori problematiche – spiega Bagnari – relative alla riscossione dei voucher. Le tabaccherie abilitate, infatti, non sempre sono in grado di corrispondere immediatamente la somma dovuta per mancanza di liquidità o per meri errori formali o burocratici. Il lavoratore è quindi costretto a tornare più e più volte per poter riscuotere quanto gli è dovuto.”
“Con l’interrogazione che ho presentato insieme alla collega Francesca Marchetti – conclude il consigliere – chiedo alla Giunta di sollecitare una riflessione ed un’azione affinché la riscossione dei voucher possa avvenire presso qualsiasi punto autorizzato, indipendentemente dall’ente che li ha emessi. La crisi prolungata e le condizioni di ristrettezze economiche in cui ancora oggi tante persone vivono devono mantenere la nostra attenzione ancora più alta su un tema come questo. Non possiamo permetterci che ci siano lavoratori costretti a girare per giorni prima che il loro lavoro sia riconosciuto, attraverso la monetizzazione del voucher.”