Migliaia di persone al confine tra Bielorussia e Polonia; serve un intervento umanitario immediato da parte dell’Unione Europea. Lia Montalti: “Basta perdere tempo, in gioco c’e la vita di migliaia di persone ed i valori e la dignità stessa dell’Europa”
Sollecitare Governo e Unione Europea affinché si attivino immediatamente per evitare il peggioramento della situazione umanitaria al confine polacco-bielorusso, con migliaia di persone intrappolate tra le forze di frontiera ed esposte alle condizioni climatiche invernali; sollecitare immediati aiuti umanitari affinché vengano ammessi nella zona di emergenza personale medico e sostegno concreto (tende, coperte, cibo e tutto ciò che è necessario) per la sopravvivenza delle persone coinvolte, con particolare attenzione a bambini e anziani; infine, richiedere alla Commissione Europea di garantire, in caso di prosecuzione dello stallo, di favorire l’evacuazione per i migranti dalla regione di confine negli Stati membri dell’UE, anche avvalendosi delle offerte già ricevute da parte della società civile, delle città e dei gruppi religiosi per accoglierle, quale opzione che potrebbe evitare ulteriori perdite di vite umane e sollecitare gli Stati membri dell’UE per discutere e concordare accordi di ricollocazione ad hoc.
Queste le richieste della risoluzione presentata dalla Consigliera regionale Lia Montalti in Assemblea Legislativa.
“La situazione lungo il confine tra Polonia e Bielorussia si sta giocando sempre più sulla pelle dei migranti – afferma Lia Montalti – e lo scontro geopolitico si sta così trasformando sempre più in una drammatica emergenza umanitaria, con migliaia di persone, bambine, bambini, donne, uomini, intere famiglie, accampate ormai da diverse settimane nelle foreste circostanti al gelo del rigido inverno locale. Qui, in questo momento, sono in gioco i valori europei, quelli che, con grande disinvoltura, i governi nazionali stanno calpestando. Nelle ultime settimane al confine è stato addirittura eretto un muro altamente presidiato dalle forze militari e contestualmente si impedisce qualsiasi forma di soccorso”.
“L’Europa a cui pensiamo, quella coerente con i suoi principi e valori fondanti, deve scommettere sulla solidarietà, sulla cooperazione tra Stati, sulla gestione responsabile delle frontiere e del fenomeno migratorio. Per potersi chiamare Unione Europea deve mettere in pratica il contrario della logica dei muri praticata in Polonia, un Paese che sceglie l’opzione dei respingimenti coatti, dimenticandosi del diritto internazionale e, ancora prima, del valore cruciale del rispetto della dignità della persona e della vita umana”.
“La nostra città, Cesena, ancora una volta si dimostra città solidale: proprio da qui è partita nei giorni scorsi una petizione dal basso a cui stanno aderendo cittadini da tutta Italia e proprio qui, si è svolta una fiaccolata per sostenere questa petizione finalizzata all’apertura di corridoi umanitari per i profughi nel confine tra Polonia e Bielorussia. Non si può più perdere altro tempo – conclude Montalti – e il senso dell’urgenza deve coinvolgere e responsabilizzare tutte le Istituzioni ed è proprio questo il senso e il significato della risoluzione che ho presentato in Regione”.