Sì unanime dall’Assemblea Legislativa alla risoluzione del Partito Democratico per chiedere ristori alle aziende che finora non ne hanno beneficiato
Le attività economiche colpite dalle numerose restrizioni che si protraggono da oltre un anno subiscono effetti negativi noti a tutti. Dal calo di fatturato, ai minori ordini, in molti casi si è registrata la chiusura di attività, alcune delle quali con una solida situazione in epoca pre-covid.
Di conseguenza, attività fornitrici delle aziende sospese o prive di clientela per le limitazioni alla circolazione, la sofferenza è data da un rilevante calo del fatturato, con un crollo che in alcuni casi raggiunge oltre il 70%, correlato alle limitazioni imposte dai DPCM che si sono susseguiti.
Le azioni di ristoro del Governo, in genere, sono state indirizzate alle aziende le cui attività sono state di fatto chiuse per le misure di contenimento del contagio. Con una risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa, presentata dalla Consigliera Pd Katia Tarasconi e sottoscritta da numerosi consiglieri e consigliere del Gruppo, si chiede alla Giunta della Regione Emilia-Romagna di “attivarsi nei confronti del Governo, per chiedere di inserire nella lista dei beneficiari dei ristori anche quelle attività che hanno subito un calo rilevante del fatturato a causa delle misure di prevenzione dal Covid-19, che ad oggi non rientrano nella lista di quelle che beneficiano dei ristori, in particolare le aziende con fatturato superiore ai 5 milioni di euro, sulla base del calo del fatturato”.
“L’eccezionalità della situazione rende urgente e necessario sostenere economicamente e tempestivamente tutti i settori danneggiati dall’emergenza sanitaria. – si legge nella risoluzione – È necessario che nei nuovi provvedimenti, in corso di approvazione a livello governativo, non siano contenute limitazioni legate al fatturato e si tenga conto di quelle aziende che fino ad oggi non hanno ricevuto alcun ristoro”.