Bagnari (PD): “Questo disservizio colpisce persone con un alto grado di fragilità, aumentando il disagio anche per le loro famiglie e gli operatori. Risolverlo al più presto e garantire in futuro una maggiore attenzione ai cittadini negli affidamenti è doveroso e necessario”.

Sono oltre 90.000 le persone che in Emilia-Romagna si avvalgono degli ausili per l’incontinenza (pannoloni) forniti dal Servizio Sanitario e consegnati a casa.

Nei mesi scorsi l’agenzia regionale Intercent- Er ha bandito una gara per i lotti relativi all’Area Vasta Emilia Centro e AUSL Romagna, che ha portato all’assegnazione per la fornitura fino al 2018.

“Nelle ultime settimane si sono susseguite proteste e reclami da parte dei cittadini – spiega il Consigliere regionale Mirco Bagnari, primo firmatario di un’interrogazione sul tema – in particolare in Romagna, perché i pannoloni forniti della nuova ditta hanno un diverso formato e una diversa capacità di assorbimento. Le segnalazioni e i disagi sono stati talmente tanti che l’Ausl ha dovuto allestire una apposita rete di rilevazione”.

Nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini sono 23.700 gli assistiti, in gran parte anziani.

“Questo tipo di disservizio e di problematiche – aggiunge Bagnari – interessa fasce di popolazione caratterizzate da un forte grado di fragilità, in particolare anziani ma anche disabili, andando, quindi, ad aggiungersi ad un disagio già esistente sia per le persone direttamente interessate, sia per le loro famiglie, sia per chi si occupa della loro assistenza in qualità di operatore”.

“Ho depositato oggi un’interrogazione a risposta immediata in aula – conclude il Consigliere democratico – per avere ulteriori delucidazioni in merito alla situazione che ormai va avanti da settimane e per sapere come la Regione intende agire, di concerto con le AUSL interessate, per fare rientrare le anomalie segnalate nel più breve tempo possibile, eliminare il disagio generato a persone assistite, famiglie ed operatori. Inoltre, per evitare che problemi analoghi si ripetano ho chiesto alla Giunta come ha intenzione di agire in futuro, affinché negli affidamenti si considerino in maniera adeguata anche le esigenze di assistiti, cittadini e la qualità dei servizi erogati dalle imprese”.