Sabattini: “Necessari nuovi finanziamenti alla legge Sabatini, che aiuta le imprese a investire per il futuro della propria attività”. Il consigliere regionale modenese chiede alla Regione di intervenire presso il MISE per integrare i fondi della legge che incentiva all’acquisto di macchinari

 

“Grazie alla legge Sabatini, dal 1965, le imprese hanno potuto investire e rinnovare il proprio parco macchinari. Un vantaggio per il tessuto produttivo italiano, fondato su micro, piccole e medie imprese, ma anche per le grandi aziende che producono macchinari, moltissime delle quali situate in Emilia-Romagna. La nostra Regione, infatti, è quella con la maggiore propensione all’export di macchinari” richiama il consigliere regionale Luca Sabattini.

La “Nuova Sabatini” rappresenta ancora oggi una delle agevolazioni più importanti dell’intero panorama nazionale per le piccole e medie imprese disposte ad investire nella propria attività: lo Stato premia con un contributo economico significativo quelle imprese che hanno la necessità e il coraggio di investire acquistando beni strumentali nuovi per provare a innovare la loro attività e vincere le sfide del mondo economico odierno.

In seguito al diffondersi del Covid 19, la legge è stata oggetto di numerose novità che hanno permesso di aiutare concretamente le imprese nel contrastare le conseguenze della pandemia, dimostrando ancora una volta, l’efficacia di questo provvedimento.

“Dei 24miliardi messi a bilancio dallo Stato tra il 2020 e il 2025, sono già stati prenotati il 92% delle risorse disponibili a fronte di oltre 122mila domande. Dopo un anno e mezzo di pandemia, i cui effetti nefasti si stanno ancora dispiegando, risulta quanto mai strategico rifinanziare questa legge. – commenta Sabattini – In una fase delicata come quella che stiamo vivendo, in cui l’importanza di investire e innovare per fare ripartire l’economia è forse ancora maggiore rispetto al passato, non possiamo permetterci di non sostenere le aziende. Per questo chiediamo che la Giunta insista presso il MISE affinché vengano integrati i fondi a disposizione di questa legge”.

“Avanziamo questa richiesta con la consapevolezza di quanto questa legge abbia sostenuto direttamente e indirettamente anche la nostra economia regionale, che è caratterizzata, da sempre, da un’importante vocazione produttiva e da una solidità strutturale dell’industria. Inoltre – conclude il consigliere – tra i settori tipici di specializzazione della regione, la fabbricazione e l’esportazione di macchinari, rimane tra le attività di punta del nostro tessuto produttivo. Per questo motivo, a maggior ragione, dobbiamo far sentire la voce della nostra regione al Ministero”.