Marcella Zappaterra: “Gravi danni economici e occupazionali, anche la salute di chi non pratica più alcuna attività rischia di essere compromessa”

Lo sport di base è allo stremo, con le chiusure di impianti e palestre che ormai da marzo 2020 procedono a singhiozzo, si stima che circa 1 milione di addetti sia senza stipendio ormai da mesi, con misure compensative che tardano ad arrivare.
Marcella Zappaterra, capogruppo Pd in Regione, interviene a riguardo: “La questione oltre che sul piano economico e occupazionale, mi preoccupa anche per quello della salute: circa 20 milioni di italiani hanno interrotto ogni tipo di attività fisica e 5 milioni di ragazze e ragazzi hanno smesso di fare avviamento allo sport: stanno aumentando l’obesità infantile e anche le patologie croniche che, tra le cure, vedono anche l’attività sportiva”.
I” danni al settore – prosegue Zappaterra – rischiano di essere duraturi, se non in alcuni casi irreversibili. La Regione Emilia-Romagna negli ultimi anni aveva investito con convinzione in questo settore, per promuovere l’attività fisica, adeguare gli impianti e collaborare con il mondo sportivo. Con un’interrogazione mi sono rivolta direttamente alla Giunta per farmi portavoce di alcune preoccupazioni e sollecitazioni che provengono dal settore”.
“In particolare – spiega la consigliera Pd – per sapere quando verranno messi a disposizione del settore sportivo i fondi regionali, che ammontano a 2 milioni, annunciati per i ristori alle palestre attraverso una nuova convenzione con le Camere di Commercio. È utile anche sapere dal Governo se in futuro saranno riconosciuti ristori specifici per gli istruttori e le istruttrici, costretti a non lavorare da molti mesi, e se sono ipotizzabili specifici protocolli per consentire la riapertura in sicurezza degli impianti sportivi, permettendo alle associazioni e società sportive dilettantistiche di programmare la ripartenza”.

“Infine – conclude Zappaterra – nell’interrogazione chiedo alla Giunta se intenda prevedere azioni di sostegno economico per le società sportive che contribuiscono ad animare quartieri e frazioni, promuovono tra i giovani i valori educativi e sociali dello sport e gestiscono impianti sportivi pubblici, evitando l’abbandono e il deterioramento che deriverebbero dal loro prolungato inutilizzo”.