Superbonus 110%, Paruolo: “Semplificare presentazione moduli per gli interventi misti di riqualificazione edilizia”

Coordinare e semplificare la presentazione di due moduli distinti per gli interventi “misti” di riqualificazione edilizia che comprendono sia i lavori che beneficiano del superbonus che quelli ordinari o che usufruiscono di altri incentivi fiscali. È l’obiettivo alla base dell’interrogazione alla Giunta del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Paruolo.

“Il Superbonus 110% – spiega – non è l’unico incentivo fiscale previsto per gli interventi di riqualificazione edilizia. Di conseguenza, sovente, una ristrutturazione prevede una pluralità di lavori, alcuni incentivati dal superbonus e altri no: in questo caso si parla di intervento ‘misto’. Per gli interventi edilizi che possono beneficiare del Superbonus è prevista una modulistica unificata, vale a dire una “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata” specifica per il Superbonus (Cila-S)”.

“I rappresentanti dei professionisti – prosegue – fin da giugno avevano sollevato la preoccupazione che l’approvazione di una disciplina speciale per gli interventi Superbonus 110% avrebbe finito per comportare la necessità, in caso di intervento misto, di presentare due titoli edilizi distinti: la Cila-S per gli interventi superbonus 110% e un titolo ordinario per le restanti opere. Ora, in effetti, nella modulistica unificata è chiarita espressamente la necessità di tale duplicazione”.

Occorre, dunque, presentare una pratica ordinaria per gli interventi che non beneficiano del superbonus, da accompagnare con un modulo Cila-S per le opere che invece rientrano nel Superbonus. Per semplificare questa procedura, Paruolo ritiene che vada spiegato chiaramente che “in caso di intervento misto, il titolo edilizio non semplificato debba contenere tutta la documentazione e i calcoli dell’intervento complessivo, e che nella Cila-S relativa ai lavori incentivati dal Superbonus 110% questi documenti vengano semplicemente richiamati, eliminando così il rischio di dover duplicare o suddividere in modo artificioso sia la documentazione che i calcoli”.

Paruolo interroga dunque la Giunta per sapere “se sia confermato che la Cila-S per il Superbonus vada a configurarsi, in caso di intervento misto, come una sorta di ‘appendice’ del titolo ordinario più complesso, senza la necessità di dover duplicare o frammentare documenti che così sono da allegare al titolo ordinario e che nella Cila-S vengono semplicemente richiamati”, e di precisare i termini temporali della presentazione ‘contestuale’ dei due titoli edilizi. Chiede poi se sia confermato che non è più necessario “ripresentare pratiche edilizie depositate prima dell’approvazione della modulistica unificata statale, in accordo con i vari enti coinvolti nelle pratiche in questione” o, in caso contrario, “di indicare percorsi alternativi che tutelino i proponenti, per esempio dando la possibilità di integrare la pratica già presentata con una Cila-S che la richiami”.